Stefania, innanzi tutto grazie per la disponibilitá e iniziamo subito con una prima domanda ovvia: come mai ti trovi in in Arabia Saudita..?
Ho comprato un “pacchetto”: marito e trasferimento….
Com’è iniziata questa avventura del blog?
Partecipavo a un famoso forum di cucina e ho iniziato cosÃ, ma siccome sono un po’ “anarchica” ho iniziato a soffrire le regole rigide della communitá e cosà due anni fa ho aperto il mio blog.
E’ un mio spazio, senza altre ambizioni che non quello di scrivere per me. Il blog é un regalo che faccio a me stessa.
Bella questa cosa che ti senti anarchica…
Si, nel blog posso esprimere quello che voglio, in genere pubblico le ricette di piatti che preparo per il fine settimana e per riunioni con amici, se mangiassimo cosà tutti i giorni rotoleremmo…
Qui vivo in un compound insieme ad altri stranieri espatriati e facciamo molti party e cene , ma gli uomini sono pochi e quindi la parte “cucina” resta a carico soprattutto delle donne o di chi si offre , ma se aspettassimo gli uomini faremmo solo dei gran barbeque.
Un blog di successo .Quale pensi sia la motivazione?
Me lo chiedo anch’io. Penso siano le ricette, che sono accessibili, facili. Fanno fare bella figura ma non sono un mero esercizio di stile, sono pratiche. Cerco soluzioni “furbe”, se trovassi la forma di fare un’anatra all’arancia in tempi brevi e facilissima la pubblicherei. Si, credo che siano le caratteristiche delle ricette che fanno crescere il blog.
Io non ho molto tempo libero e quindi cerco soluzioni pratiche.
Nel blog le introduzioni sono divertenti ed interessanti,c’è un motivo specifico?
Si perché scrivo per me stessa, non penso molto a chi mi possa leggere, ma non credo che sia per quello che il blog viene seguito. Credo che siano proprio le ricette che attirano i lettori.
Quanto tempo ti occupa il blog?
Ma almeno un’ora al giorno, ho la possibilitá di collegarmi dal lavoro e quindi possono usare quei tempi. Ma c´é molto lavoro che non si vede, come le mail, tantissime che ricevo. Quelle che apprezzo di piú sono quelle di persone che non sanno cucinare e che dopo aver seguito una mia ricetta sono riuscite a fare una torta ad esempio.
Come te la cavi con la spesa e gli ingredienti in mezzo al deserto?
Vivo sperduta vicino a Gedda, l’unica attrazione é una delle piú grandi raffinerie del mondo, ma a Gedda ci sono questi centri commerciali molto ostentati, con decorazioni veramente arabeggianti e là in genere trovo tutto. Tranne alcool e maiale,proibiti per motivi religiosi.
Nostalgia dell’Italia?
Delle persone, dei miei familiari, non del paese in sé. Anzi, ultimamente devo difendere il mio paese da un certo sarcasmo. Nella scuola in cui lavoro un anziano collega americano tutti i giorni mi faceva stoccatine e ironie, a cui rispondevo gentilmente fino al giorno che non ho resistito piú e gli ho detto: ” ma non era uno del mio paese che ha scoperto il tuo ?…” Da quel giorno non ha piú detto nulla.
Che opinione hai del mondo dei food blogger?
Che é diverso e variegato. Ogni blog ha le sue carattistiche, sono tutti diversi, e questo mi piace.
Non amo molto le polemiche che a volte ci sono, e che sono forse sopra le righe. Ma c´é sempre la soluzione del click..e via.
Qualche raccomandazione, consiglio?
Una volta ho letto in una pubblicazione di Martha Stewart, la famosa signora americana famosa per la cucina, ma anche per la gestione casaliga, che quando si fa una macchia bisogna toglierla subito ed é cosà anche nella vita.
Ed é verissimo, ho fatto mio questo consiglio, le macchie bisogna toglierle subito. Anche dal cuore.
Condivi appieno il commento di Lara, e mi accodo ai complimenti
Non conosco il vostro mondo ma ho letto con piacere questa intervista che trovo molto interessante, uno spaccato di chi vive
in un mondo culturalmente lontano, ma con i suoi piatti ti sembra vicino.
Complimenti alla signora Orlando.
ciao piacere di conoscerti!!! vengo anche da te!
Adesso ti conosciamo un po’ di più Stefania: anche se dai post traspare tutta la tua verve, l’intervista è un’altra cosa, è come un’istantanea del tuo pensiero 😀