Ioapro: si parla degli scontri ma non del nocciolo della questione: il diritto al lavoro. Gialli, rossi, arancioni… Le persone non sono semafori. La gestione della seconda ondata di pandemia è stata disastrosa.
La manifestazione del movimento “Ioapro” è la conseguenza della pessima gestione della seconda ondata della pandemia, che ha trasformato l’Italia in un semaforo. Oggi a distanza di mesi la storia è la stessa ma nel frattempo crescono rabbia e stanchezza.
Ma chi sono i veri responsabili di questo disastro, dal Ministero della Sanità in giù?
Il ministro Speranza dimentica uno dei diritti fondamentali: quello al lavoro
Il ministro Speranza invece di rilasciare inutili interviste dovrebbe farsi un esame di coscienza e guardare la faccia delle persone disperate. Gente esasperata che vuole solo lavorare e che arriva al punto di umiliarsi pur di avere quel sacrosanto diritto che si chiama lavoro, come ci ricorda la nostra Costituzione.
Ora, pur non condividendo le azioni di violenza, (ammesso ve ne siano state in questa manifestazione), non si può ignorare che una parte dell’economia di questo paese ogni giorno perde i pezzi. L’Italia è fatta da piccole e medie imprese, non da multinazionali.
La manifestazione di Roma è solo l’inizio del disagio, e se è vero che il sostegno è il lavoro, come ha giustamente detto il premier Draghi, allora si trovi una soluzione e subito prima che le manifestazioni sfocino in vera violenza: allora l’Italia avrà perso veramente le speranze di ricominciare.
Dunque facciamola finita di criticare o negare la possibilità manifestare in modo pacifico. Sarebbe più utile che i controlli si facessero dove ogni giorno si trovano assembramenti anche in zona rossa, piuttosto che schierare una task force di polizia a tutela di cosa, di Piazza Montecitorio? Beh, qualcuno doveva pur aspettarsi che saremmo arrivati a questo, non si gestisce un paese con i semafori, non si gestiscono le persone con i semafori.
Se si continua così, questo è solo l’inizio
E questo purtroppo, come detto, è solo l’inizio, se continua questo stop and go esasperante, che ad oggi – grazie a chi lo ha ideato – ha prodotto due risultati, un numero di morti tale che non ha precedenti, e il paese a pezzi.
Aver evitato un lockdown quando era possibile e preferibile da parte di molti italiani al continuare con l’Italia a colori non ha salvato l’economia ha solo fatto una strage degli innocenti.
Chi risponderà domani di questo? Nessuno, se continua così. Ma piuttosto che emanare ordinanze chi gestisce il Ministero della Sanità – oltre all’ex governo – si faccia un bell’esame di coscienza. I morti non si dimenticano e le aziende che chiudono sono le altre vittime.
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© Copyright 14 aprile 2021