Uscirà venerdì 19 febbraio su etichetta Sugar ‘Grovigli’ il secondo atteso album di Malika Ayane. Prodotto e arrangiato da Ferdinando Arnò, l’album vede la partecipazione di artisti come Pacifico, Cesare Cremonini e Paolo Cont
12 febbraio 2010 – Dopo essersi imposta all’attenzione di critica e pubblico con il primo omonimo disco contenente successi come ‘Feeling better’, ‘Sospesa’, ‘Controvento’ e ‘Come foglie’, brano con cui ha partecipato al Festival di Sanremo 2009 nella categoria giovani, Malika torna con un nuovo progetto che, portando con sé l’eredità del primo disco, la supera segnando un nuovo capitolo del percorso della giovane artista.
Le sonorità , i temi e il processo creativo di ‘Grovigli’ sono infatti il prodotto degli incontri, sperimentazioni, nuove esperienze che Malika Ayane ha intrecciato nel suo ultimo intenso anno di attività .
Il lungo tour che l’ha portata in tutta Italia con uno show elegante e sofisticato proposto poi anche sui palchi europei, la collaborazione con Andrea Bocelli, con cui incide la malinconica ‘Blue Christmas’, la partecipazione al grande concerto benefico ‘Amiche per l’Abruzzo’ sono solo alcuni degli eventi che influenzano questo nuovo disco in cui Malika mette in gioco nuove parti di sé, partecipando in maniera ancora più attiva alla nascita dell’album anche come autrice. ‘Questo disco è secondo me l’evoluzione naturale del primo. Per la tipologia di canzoni, i testi e gli arrangiamenti è un lavoro molto più elaborato e complesso ma paradossalmente più facile da cogliere. Forse la differenza più grande tra i due dischi è il mio modo di gestire e vivere il lavoro. Durante la realizzazione sono stata impegnata all’estero per la promozione e in Italia per il tour, cose che hanno impedito una mia presenza costante in studio, ma che mi hanno cresciuta molto vocalmente e che mi hanno permesso di comprendere come elaborare e focalizzare i sentimenti e gli stati d’animo e quindi trasformarli in melodie canzoni o semplicemente energie utili a rendere autentico ciò che faccio ed è importante per me. L’esempio più palese, probabilmente, è proprio il testo di Ricomincio Da Qui”.
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Non a caso ‘Grovigli’ si apre proprio con ‘Ricomincio da qui’, il brano con cui Malika partecipa alla sessantesima edizione del Festival di Sanremo, questa volta nella categoria Artisti. E’ infatti Malika, supportata dall’amico e collega Pacifico, a scrivere il testo per la musica di Ferdinandò Arnò. Lo spunto nasce da una poesia ‘Déjeuner du matin’ di Jacques Prevert nella quale viene descritta una drammatica separazione che avviene al mattino, al momento della colazione quando l’insofferenza si manifesta nel modo più sincero e prepotente lasciando spazio alla voglia di cambiamento, anche quando non si hanno ancora il coraggio e gli strumenti per riuscire ad attuarlo. Passando per ‘Thougts and clouds’ che vede la partecipazione di Sandy Chambers, vocalist del progetto dance Corona, ai cori e alla stesura del testo, Malika fa un salto negli anni ’70 proponendo la sua versione de ‘La prima cosa bella’ cantata da Nicola Di Bari, parte della colonna sonora dell’ultimo film di Paolo Virzì. Preceduto dai fiati di ‘Brighter than sunshine’ arriva ‘Little Brown Bear’, un eccezionale duetto con Paolo Conte, ospite eccellente di ‘Grovigli’ e da sempre estimatore della voce di Malika da lui stesso definita del colore ‘arancione scuro che sa di spezia amara e rara’.
Il Maestro Conte decide di regalare questo inedito a Malika dopo aver ascoltato la sua versione di ‘Chiamami adesso’, arricchita da un arrangiamento di archi ideato da Alexander Balanescu, che lo conquista. E’ un coro di bambini ad accompagnare Malika sulle sonorità che strizzano un occhio allo ska di ‘Mille’, scritta da Arnò e Luca Gemma, già autore per Fiorella Mannoia e Patrizia Laquidara mentre sgorgano interamente dalla penna di Malika i testi di ‘Sogna’ e ‘Satisfy my soul’: ‘Il testo di Sogna, si è sviluppato nel corso di mesi molto importanti per me, in un periodo di risvegli in luoghi sempre diversi con la sensazione che in fondo solo nei sogni si potesse trovare una condizione ideale’. ‘Satisfy my soul invece ha avuto una lunga gestazione ma una scrittura del tutto impulsiva. Tutto quello che mi è capitato tra luglio e novembre è stato tradotto in meno di mezz’ora in una stanza d’albergo a Monaco di Baviera’. A chiudere ‘Grovigli’ è ‘Believe in love’ di e con Cesare Cremonini ‘L’inverno scorso sentivo molto spesso ‘Le sei e ventisei’, canzone che trovo incredibile e ho iniziato ad esprimere il desiderio di poter collaborare con Cesare. A Giugno ci siamo conosciuti a Roma per il progetto ‘Domani 21 Aprile 2009’ e ha accettato di scrivere un brano per me senza un fine puramente discografico. Il risultato, è ‘Just Believe In Love’ , una canzone che racchiude tutta la musica che abbiamo ascoltato negli ultimi mesi, Sondre Lerche soprattutto, ma anche Ed Harcourt, Chet Baker e altri artisti incontrati anche più casualmente’.