Cosa distingue le donne di Parigi ? L’abbiamo chiesto a un’elegante parigina che lavora nel mondo della moda francese. Eccovi i suoi segreti di stile tra moda e bellezza.
 Come descriveresti lo Stile in breve?
L’arte di essere sempre eleganti e casual al tempo stesso. Con elementi di gusto da personalizzare.
Quali sono gli abiti e accessori di cui non faresti a meno?
Sicuramente la minibag, da portare in tanti modi diversi. Poi naturalmente il pullover (anche in versione oversize).
E i capi che non mancheranno nelle tue mise attuali?
Adoro il bomber ricamato di Maje. Con i suoi dettagli fioriti e chic, i colori pastello, gli intarsi dorati argentati ed il taglio impeccabile, è semplicemente magnifico. Senza dimenticare i volants. Vere e proprie cascate di volants che ritornano prepotentemente. Tra i trend moda c’è anche una persistenza dell’oversize, che ha già caratterizzato la stagione precedente e il mio colore per eccellenza è il nude.
Quali sono le scarpe che adori portare…
I mocassini. Un grande classico. Li trovo più chic delle ballerine. Sono comodissimi e hanno quel carattere leggermente maschile che mi piace così tanto. Preferisco i modelli di vernice lucida, che sono al tempo stesso molto femminili. Insomma un accessorio indispensabile e indémodable.
Il tuo abito feticcio è…
Un cardigan nero di cachemire che mi accompagna quasi sempre.
L’accessorio dal quale non ti separeresti per nulla al mondo…
Un anello leggerissimo che mi ha regalato mia madre un giorno. Sottile ed elegante, non lascia mai il mio dito.
Nella tua borsa non manca mai…
La crema per le mani di Roger & Gallet e un blush in crema 2 in 1 che utilizzo anche come rossetto. Non mi trucco molto e non sono abile nel farlo, ma così posso aggiungere facilmente un tocco di colore al volto.
Paris mon amour. Parlaci di Parigi. I tuoi luoghi del cuore.
Ce ne sono tanti, e sono quasi tutti concentrati nel terzo arrondissement. In fondo si tratta del posto in cui lavoro ed in cui passo gran parte del mio tempo libero. Adoro Place des Vosges, con quella sua struttura unica che mi lascia sempre a bocca aperta. Amo molto il Carreau du Temple, uno spazio incredibile che fonde vetro, legno, metallo ed è diventato ancora più interessante dopo il recente restauro. Mi piace passeggiare anche verso Montmartre, giusto ai piedi della collina e nei pressi dell’Avenue Junot, e poi sul Canal de L’Ourcq, risalendo dal Canal Saint-Martin alla zona de la Villette, e…
E il tuo Café parigino preferito?
Senza dubbio il Café Charlot nel quale ci troviamo. Il mio quartier generale. Si tratta del tipico locale parigino del quale apprezzo particolarmente l’accoglienza, la gentilezza del personale di sala. Quella qualità che resta costante nel tempo. Ma amo trascorrere del tempo anche in un’altra brasserie: Le Fumoir, situata giusto di fronte al Louvre. Adoro la sua atmosfera cosy, con un tocco molto british. Insomma un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
Il Museo che ti ispira è…
Sicuramente il Musée des Arts Décoratifs. Un piccolo museo non troppo noto, che offre al pubblico delle esposizioni originali e inattese. Una piccola Mecca per me che sono una grande appassionata di decorazione di interni. Mi piace molto anche il Musée de l’Homme al Trocadero, che grazie al recente rinnovo dell’allestimento offre un contesto interattivo davvero molto piacevole.
Lifestyle. Puoi dirci qual è il titolo del libro che sonnecchia sul tuo comodino…
Effettivamente non lo sfoglio tutti i giorni, anche se mi piacerebbe. Si tratta del ‘Libro dei Baltimore’ di Joël Dicker. Un autore svizzero che ho scoperto grazie ad un alto titolo: ‘La verità sul caso Harry Quebert’. Un romanzo ad alta tensione di circa quattrocento pagine. L’ho letteralmente divorato…
Il tuo film preferito (parigino, ma non necessariamente), è?
Ebbene sì, è un film parigino ambientato sotto un ponte e realizzato da un famoso regista francese. Si tratta de ‘La ragazza sul ponte’ di Patrice Leconte, nel quale recitano due dei miei attori preferiti: Daniel Auteuil e Vanessa Paradis. Un film dall’estetica impeccabile. Rigorosamente in bianco e nero. Una favola moderna sulla fortuna (e la sfortuna).
La canzone che ti accompagna da sempre…
‘Le baiser’ di Alain Souchon, che mi porto dietro dall’adolescenza. Una canzone che parla di una storia d’amore e delle spiagge del Nord della Francia e che fa riferimento a dei luoghi in cui ho vissuto e che mi parlano ancora e ancora.
A fleur de peau. Puoi svelarci la nota di testa del tuo profumo?
Assolutamente l’acqua di fiori d’arancio. Una nota solare calda, golosa e persistente che porto ormai da anni sotto forma di essenza di Neroli. E viene proprio dall’Italia. J’adore.
p.s. Un particolare che mi è saltato all’occhio? I piccoli gemelli smaltati di forma geometrica, appuntati sulle punte del colletto della camicia. Un dettaglio super chic. Decisamente da copiare.
Si ringrazia per l’ospitalità l’équipe del Café Charlot