Donne impavide e rivoluzionarie. Ma anche gioiose e irriverenti. Alle armi preferiscono parole affilate, al pensiero compresso nel conformismo ironia con lingua tagliente. Vi sentite un po’ così? Il vestito vi calza a pennello? Allora WriteWear è quello che fa per voi. E’ un concorso di scrittura ma è anche un gioco. E’ una divertente provocazione. Ma è anche una fusione tra moda e nuovi linguaggi, tra stile e pensiero, che omaggia le idee rivoluzionarie delle donne. L’hanno pensato e realizzato la scrittrice e giornalista Patrizia Finucci Gallo e il brand Silvian Heach, invitando le donne a dare sfogo ai loro desideri rivoluzionari. Cosa vedete di fronte a voi? Cosa volete cambiare, trasformare, plasmare? Quali obiettivi vi siete poste? Facile ma non troppo. Perchè My next revolution – questo lo slogan del concorso – chiede creatività, voglia di mettersi in gioco capovolgendo anche convenzioni. Tra le partecipanti ci sono già nomi illustri. La conduttrice televisiva Carla Gozzi, la giornalista Mimosa Martini, la scrittrice egiziana Ghada Abdel Aal. Anche Sabrina Negri, la ex moglie del ministro Calderoli, ha accettato la sfida. C’è chi considera rivoluzionaria la guerra al cattivo gusto, in tutti gli anfratti dell’esistenza. Chi giura che in futuro indosserà i pantaloni meglio di un uomo. Chi anela assoluta indipendenza. Chi vorrebbe bruciare – simbolicamente, sia chiaro – tutti gli uomini. Il concorso ha debuttato a Milano nell’ambito di Vogue fashion’s night out, dove le donne hanno potuto scrivere, con un pennarello rigorosamente rosa, le loro idee rivoluzionarie direttamente su borse messe a disposizione da Silvian Heach. Un primo assaggio, perchè ora arriva il bello. Le cinque frasi più votate diventeranno slogan da stampare su una think shirt, con tanto di cerimonia di premiazione a Roma, fine ottobre. Per partecipare (termine ultimo il 30 settembre) basta scrivere a: [email protected], indicando nome, cognome, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica. Senza dimenticare, naturalmente, un bel pensiero rivoluzionario. La giuria sarà composta da giornalisti e scrittori.