Dal calo di peso al colorito diverso. I primi giorni e le prime settimane di vita del neonato sono quelle più difficili per i genitori. Ecco come affrontare i cambiamenti che fanno spaventare tutte le neo-mamme.
Finalmente il vostro bebè è nato. Dopo mesi di attesa la felicità è incontenibile. Dopo le prime ore di gioia arriva, però, per tutte le neo-mamme il momento delle preoccupazioni e dei dubbi.
In fondo non avete mai avuto a che fare con un neonato e qualsiasi suo cambiamento vi getta nel panico perché avete paura di non saperlo affrontare nel modo giusto. Niente paura. Fate un respiro profondo e calmatevi. Ecco le prime informazioni utili per non allarmarsi e vivere i primi giorni di vita del bambino con tranquillità .
• La pelle del neonato
Nelle prime ore di vita la pelle del neonato può assumere diverse colorazioni e tutte sembrano preoccupanti. Può diventare rossastra e a volte anche bluastra. Non è niente di grave. E’ la normale conseguenza dello sforzo del parto e del fatto che il bebè è transitato attraverso un canale stretto.
La pelle può anche essere ricoperta di vernice caseosa e il corpo di puntini che, però, scompariranno nel giro di qualche giorno. I bimbi che nascono oltre il termine, inoltre, possono avere la cute molto secca e screpolata. Anche questo è un normale effetto del parto.
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E’ molto diverso, invece, se il bambino diventa giallo. In quel caso bisogna stare attenti perché significa che ha il cosiddetto ittero neonatale. Dopo la nascita può capitare che i globuli rossi in eccesso del bimbo si rompano, portando all’accumulo di una sostanza che si chiama bilirubina che colora la pelle di giallo. Il fegato, che non è ancora al pieno delle sue capacità , non riesce a smaltirla e la pelle assume un colorito giallastro. Il valore dell’ittero viene tenuto sotto controllo nei primi tre giorni di vita attraverso un test. In caso di necessità i neonatologi intervengono con la fototerapia.
• La testa del neonato
La testa del bebè, nei primi giorni di vita, può essere deformata. E’ assolutamente normale. Deriva dal fatto che, al momento del parto, le ossa del capo non sono ancora saldate tra loro. Le fontanelle principali si chiudono più o meno all’età di un anno. Entro i 18 mesi, in genere, il processo si è concluso. Niente paura, però, non c’è nessun pericolo, anche se la testolina del neonato, in ogni caso, va accarezzata con delicatezza.
• Il calo di peso dei primi giorni
Nei primi giorni di vita il bebè perde peso. E’ un fenomeno assolutamente normale e fisiologico che non deve destare allarme nella neo-mamma. E’ dovuto al fatto che il neonato ancora non introduce dal seno latte, ma solo colostro, una sostanza ricca di anticorpi. Espelle invece liquidi attraverso le prime evacuazioni, la pipì e il sudore. La perdita di peso, in genere, dura dai 3 ai 5 giorni e rimane contenuta entro il 10% rispetto al peso della nascita.
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Dopo 2 o 3 giorni il piccolo riprende a crescere. E’ sufficiente che la mamma allatti il bambino al seno il più possibile, anche svegliandolo se occorre, per far arrivare il prima possibile il vero e proprio latte (il fenomeno si chiama montata lattea) che sostituirà il colostro. Tutti gli ospedali comunque tengono monitorato il peso anche dopo che la mamma e il piccolo vengono dimessi.
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Ma no dai, la paura si c’è ,è vero ma si supera. Pensa che quando ho avuto il mio piccolino, andavo sempre a controllare se respirava, ero diventata quasi paranoica.Poi piano piano ho superato e ho iniziato a gestire meglio la situazione. Avere un figlio è una cosa bellissima, non ti far bloccare dalla paura 🙂
Non ho figli, ma sono convinta che le pere siano tante, e tutte giustificate. Come si fa a non aver paura appena ti è nato un figlio, il bene più prezioso che hai?