Gli esami che è consigliabile fare prima di rimanere incinta
Se siete convinte che è arrivato il momento giusto per avere un figlio, prima di procedere nella gravidanza è consigliabile prendere un appuntamento per una consulenza preconcezionale dal ginecologo. Infatti, molte patologie, se adeguatamente prevenute possono evitare possibili problemi durante la gravidanza.
Ci sono poi alcuni esami che è consigliabile eseguire :
- Pap test: questo esame verifica la presenza di eventuali patogie ginecologiche.
- Il fattore Rh: Se il fattore Rh della donna è negativo, anche l’uomo dovrà effettuare il test. Se sono entrambi negativi non ci sono problemi. Se il partner è positivo, la donna con Rh negativo, una volta rimasta incinta, dovrà eseguire ogni mese il test di Coombs indiretto per valutare l’eventuale insorgenza di complicazioni conseguenti all’azione degli anticorpi contro il fattore Rh.
- Il Gruppo sanguigno: Se la futura mamma appartiene al gruppo O e il partner al gruppo A, B o AB, potrebbe verificarsi una lieve incompatibilità, tra il sangue materno e quello del feto se questi ha ereditato il gruppo sanguigno paterno. In questo caso il bambino andrà seguito con estrema attenzione al momento della nascita, eventualmente mettendolo nella culla termica poichè potrebbe avere un ittero più inteso di quello fisiologico.
- Rubeo test: Valuta l’immunità nei confronti della rosolia che danneggia il feto se contratta nei primi 3 / 4 mesi di gestazione.
- Test di Coombs indiretto: Si esegue nella donna con gruppo sanguigno Rh negativo per valutare l’eventuale presenza nel sangue di anticorpi antieritrociti, che potrebbero attaccare i globuli rossi del feto in caso questi fosse Rh positivo. Il problema non nasce in genere alla prima gravidanza, perché la donna non fa in tempo a produrre sufficienti anticorpi per danneggiare il feto, a meno che non abbia avuto un precedente aborto o non abbia subito una trasfusione.
- Anticorpi anti Cytomegalovirus (anti CMV): Anche se non esiste una vaccinazione per questa malattia, è meglio conoscere prima la situazione immunitaria della donna
- Toxotest: La toxoplasmosi è una malattia parassitaria che nella donna sana non dà nessun sintomo, ma può essere pericolosa per il feto, a cui può causare problemi al sistema nervoso centrale e alla funzionalità visiva, se contratta durante il primo trimestre di gravidanza. Non esiste una vaccinazione, e per evitare il contagio la donna deve, non appena decide di restare incinta, evitare di toccare i gatti (che sono portatori del parassita) e di mangiare carne cruda o poco cotta, salumi e vegetali crudi non accuratamente lavati.
- Emocromo: E’ indispensabile per evidenziare un’eventuale anemia della donna che va corretta prima di iniziare la gravidanza.
- Test HIV: (anche per il marito) ricerca del virus che causa l’AIDS. Questo test può essere fatto solo informando preventivamente la donna (consenso informato). È utile eseguirlo perché la paziente sappia il rischio a cui va incontro se è sieropositiva. Infatti il virus può passare attraverso la placenta. Oggi esistono terapie che se attuate per tempo migliorano la prognosi sia della madre che del feto.
- Treponema pallidum anticorpi (TPHA): Questo esame permette la valutazione sierologica di un’infezione in atto, recente o pregressa da Treponema pallidum, agente della sifilide, malattia a trasmissione sessuale che negli ultimi anni ha fatto la sua ricomparsa. Questa infezione è ad alto rischio per il feto al quale può causare danni cutanei e alterazioni neuromuscolari. L’infezione è doppiamente rischiosa in quanto può facilmente essere “mascherata” in corso di terapia antibiotica. In caso di positivita’ il test va confermato attraverso altri test diretti per il treponema (FTA-ABS). Se anche questi sono positivi, bisogna ritardare il concepimento e sottoporsi ad una terapia antibiotica adeguata.
Se siete rimaste incinte e non avete programmato la gravidanza, non preoccupatevi, tutti questi esami vengono fatti entro il primo trimestre di gestazione!
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