Studi confermerebbero che la gliricizzina è anche causa di iperattività nei piccoli
(25 ottobre 2009) – Donne in dolce attesa, attente alla liquirizia. Secondo un recente studio condotto in collaborazione tra l’Università di Helsinki e l’Università di Edinburgo, e pubblicato sull’autorevole rivista American Jurnal of Epidemiology, le future mamme che durante la gravidanza hanno abusato della liquirizia hanno maggiori possibilità di partorire un bimbo con un futuro quoziente intellettivo inferiore alla media.
Dalla ricerca è emerso che le mamme che hanno consumato più di 500 mg di glicirizzina, contenuta in 100 gr di liquirizia pura durante la dolce attesa, sviluppano un’alta probabilità di avere figli con quozienti intellettivi più bassi. Ma “il danno da liquirizia” non si ferma al quoziente intellettivo. Infatti in alcuni casi, la liquirizia potrebbe essere la causa della ADHD il disturbo da deficit di attenzione e iperattività. La glicirizzina modifica la placenta, permettendo agli ormoni dello stress materni di penetrare all’interno e trasferirsi al bambino, influenzando lo sviluppo cerebrale.
«Abbiamo analizzato 321 bambini dell’età di otto anni e valutato le loro capacità spaziali, verbali e di memoria», afferma Katri Raikkonen, una delle ricercatrici che ha seguito lo studio, «le madri che durante la gravidanza hanno mangiato molta liquirizia, almeno 500 milligrammi di glicirizzina a settimana, hanno dato alla luce figli con minore intelligenza. Inoltre – continua la ricercatrice – questi bambini hanno più probabilità di comportamenti aggressivi e distruttivi»-.
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