Per la donna l’arrivo di un bambino è una vera rivoluzione: nella sua vita di coppia, ma anche nel suo corpo. Come cambia il corpo durante la gravidanza? E quanto tempo ci vuole per tornare in forma?
Il corpo reagisce in maniera straordinariamente sorprendente alla gravidanza: la natura mette in essere tutte le misure indispensabili per accogliere il bambino nel ventre materno, per garantirne la sopravvivenza e, una volta venuto al mondo, rendere in breve tempo alla donna un corpo agile e scattante per prendersi cura al meglio del suo piccolo.
Come si trasforma il corpo
Già dai primi giorni della gravidanza è possibile riscontrare alcuni cambiamenti: le mammelle sono dolenti e iniziano a inturgidirsi, le vene sottocutanee e l’areola mammaria si dilatano, assumendo un colore più scuro. Per tutta la gravidanza, il seno aumenterà di volume e produrrà delle piccole quantità di colostro, in attesa della montata lattea che si presenterà poche ore dopo il parto.
L’apparato genitale è, naturalmente, l’altra parte del corpo che presenta cambiamenti molto evidenti: il volume dell’utero aumenta esponenzialmente e al termine della gestazione può assumere dimensioni dalle 500 alle 1000 volte più grandi di quelle originali; gli organi genitali esterni (vulva e vagina), col trascorrere delle settimane, sono soggetti a una pressione sempre crescente che ne può determinare una colorazione violacea/bluastra.
La pelle
Anche sulla cute la gravidanza lascia il segno: in molte donne, compare la linea nigra, una linea dal colore più scuro che va dal pube all’ombelico e che tende a scomparire dopo il parto. Si registra un implemento nella crescita di unghie e capelli e, soprattutto per le donne con i capelli neri, la comparsa di macchie scure su zigomi e fronte.
La digestione
Numerosi anche i cambia menti che coinvolgono gli apparati interni del corpo: un maggior senso di fame e sete, ma al contempo un rallentamento della funzione digestiva e intestinale coinvolgono l’apparato digerente, mentre quello cardiovascolare viene sottoposto a un carico di lavoro supplementare che si traduce in un senso di affaticamento e in un aumento delle palpitazioni; il volume del sangue aumenta favorendo l’insorgenza dell’anemia.
Dopo la gravidanza
Tutte queste trasformazioni che hanno radicalmente mutato il corpo nel corso della gravidanza, in una decina di giorni dopo il parto, tendono a svanire: in quest’epoca l’allattamento al seno si sarà regolarizzato, l’utero sarà tornato nelle sue dimensioni originali e le lochi (fisiologiche perdite di sangue che seguono il parto) si attenuano fino a scomparire definitivamente.
Tuttavia, le pareti muscolari dell’utero sono ancora piuttosto rilassate e per rinforzarle occorre seguire dei semplici esercizi riabilitativi, esercizi simili saranno utili anche per la pancia (ancora piuttosto floscia), su cui potrebbero sorgere delle smagliature.
Un’altra peculiarità del periodo post parto è l’assestamento ormonale che comporta spesso sbalzi di umore e, purtroppo, in alcuni casi comporta forme più serie, quali la temutissima depressione post partum.
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