La chiamano educazione alimentare ma è uno stile di vita sano per tutta la famiglia, le regole da rispettare sono semplici se vuoi che tuo figlio mangi bene. Ecco i cibi da evitare e cosa devi cucinare.
La condizione necessaria perché un bambino impari a mangiare in modo sano, variato, equilibrato è l’educazione alimentare…dei genitori. Perché si sa, l’esempio è il migliore insegnamento.
Inutile insomma aspettarsi di combattere il sovrappeso infantile, che riguarda 2 bambini su 5 in Italia, quando nei supermercati si vedono mamme e papà coi carrelli stipati di cibi raffinati, precotti, surgelati.
L’educazione alimentare inizia da piccolissimi, fino all’età di diciotto mesi i bambini sono molto curiosi di assaggiare tutto quello che mangiano i grandi, questo è il momento per loro di iniziare a scoprire l’universo dei sapori e formare il proprio senso del gusto: fate in modo che quello che capita loro tra le mani, direttamente dal vostro piatto, sia cibo buono, sano. Niente cibi troppo dolci, o salati, o elaborati.
Per tutti, a qualunque età , il momento dei pasti dovrebbe essere gioioso, un rito piacevole, rilassante, che viene celebrato con consapevolezza e gratitudine. Niente discussioni stressanti, rimproveri ed eccessive distrazioni durante i pasti (no a giochi o tv).
Ecco alcuni suggerimenti per educare i bambini e noi adulti a un’alimentazione sana.
Cucinate pasti bilanciati, per tutta la famiglia. Imparate insieme a vostro figlio quali sono gli abbinamenti ideali dei cibi e quelli da evitare (esempio: sì legumi+cereali, no legumi+carne, entrambi proteici)
Coinvolgete i bambini nella preparazione dei pasti e scegliete gli ingredienti secondo la stagionalità , l’origine, i colori e le proprietà dei cibi. Non possono mancare tante varietà di verdura, frutta, cereali e legumi.
Date un’occhiata insieme a vostro figlio alla piramide alimentare, lo schema che suggerisce le porzioni consigliate per ogni tipo di alimento e cercate di metterlo in pratica. Alla base della nuova piramide alimentare, c’è l’attività fisica, che non può mancare nelle abitudini di ragazzi e adulti. Più che di educazione alimentare, dovremmo parlare insomma di educazione a uno stile di vita sano.
Tra le buone abitudini da imparare c’è quella di non saltare la colazione, che dovrebbe essere ricca e sana, composta da proteine (latte o yogurt), carboidrati (cereali,fette biscottate, biscotti), frutta.
Spuntino di metà mattina e merenda all’insegna di cibi genuini, come frutta, pane e marmellata, yogurt. Meglio evitare merendine e focacce troppo unte e pesanti.
Evitate il cibo spazzatura. Se ancora non siete convinti che faccia così male, guardate il documentario Food Inc. di Robert Kenner, o altri che in questi anni sono stati prodotti sullo stesso tema (Super Size Me, A Delicate Bilance), : vi convincerete che i fast food non sono posti dove organizzare le feste di compleanno dei vostri figli.
L’educazione alimentare oggi si insegna anche a scuola: agite in sinergia con l’istituto frequentato dai vostri piccoli, applicando i suggermenti per una dieta corretta e giocando insieme con i materiali didattici.
Coltivate e condividete il piacere del cibo. Assaporate ogni alimento, con tutti i cinque sensi, raccontate storie vere sul luogo da dove i cibo proviene, su chi l’ha prodotto, in modo che il nutrimento acquisti valore nell’immaginario vostro e dei vostri bambini.
Mangiate lentamente e non troppo. Questo aiuterà a tenere il peso sotto controllo: non perché ci si debba conformare a un modello estetico, ma per evitare i problemi di salute provocati da un eccessivo sovrappeso. Anche questo i vostri bambini dovrebbero sapere.
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