Quante volte gli adolescenti prendono delle decisioni o combinano delle cose assolutamente rischiose e incoscienti che fanno preoccupare terribilmente le mamme che si chiedono, esasperate: “Ma possibile che mio figlio non riesca ad accorgersi dei pericoli? Che non abbia paura di cosa può succedergli?” Ebbene, un’equipe di ricercatori americani della Cornell University, Brown University e della New York University School of Medicine ha scoperto che, durante l’età adolescenziale, il cervello si modifica, inibendo tutte le paure che aveva acquisito durante l’infanzia e che, molto probabilmente, si ripresenteranno poi in età adulta ma, per il momento, sono come ‘congelate’. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul ‘Proceedings of National Academy of Science’ (Pnas) ha scoperto come l’attività cerebrale delle aree associate alla paura (l’amigdala e l’ippocampo basale) nel cervello degli adolescenti è notevolmente ridotta. C’è un motivo scientifico, dunque, alla base dell’incoscienza degli adolescenti, legato ad una maggiore difficoltà nel provare paura per i pericoli e per le situazioni rischiose. In realtà, spiegano gli esperti, questa è un’ottima cosa perché le paure non farebbero altro che inibire i ragazzi nel loro processo di crescita, di esplorazione, di distacco e di raggiungimento dell’indipendenza dagli adulti e gli precluderebbero la possibilità di fare delle esperienze che, solo in un periodo come l’adolescenza, dove si hanno energie fisiche e psichiche eccezionali, si potrebbero permettere di intraprendere. Inoltre, sostengono gli studiosi, ulteriori approfondimenti in questo senso potrebbero essere di grande importanza per individuare nuovi approcci al trattamento delle fobie, degli stati d’ansia e dello stress post-traumatico.
Paola Benedetta Manca
29 gennaio 2011
Io penso che il problema di noi adulti è che spesso ci dimentichiamo di essere stati adolescenti e spericolati anche noi (o comunque almeno una parte di noi “vecchi”). E così tendiamo a trasmettere ai giovani tutte le nostre paure, sperando e tentando di proteggerli, ma in realtà a volte capita solo che gli impediamo di crescere…