Un appello a mamme e papà : basta usare il cucchiaio come unità di misura per le medicine. Sono poco precisi, tutti diversi e si rischia di dare fino al triplo della dose consigliata. Ecco le alternative.
Sono tante le ricerche dimostrano come utilizzare il cucchiaio o il cucchiaino come unità di misura per i medicinali sia rischioso perché è molto probabile che si sbaglino le dosi. Recentemente su Pediatrics sono state pubblicate due ricerche che dimostrano come il cucchiaio porti a una scarsa precisione nella somministrazione di farmaci liquidi. E rispettare le dosi è importante, soprattutto per i bambini.
Secondo una di queste ricerche il 39% dei genitori sbaglia la dose, e il 16% addirittura va a occhio. Una ricerca di qualche anno fa di Altroconsumo aveva dimostrato come cucchiai e cucchiaini hanno dimensioni molto diverse tra loro: visitando 25 case erano stati trovati 71 tipi diversi di cucchiai e 49 tipi diversi di cucchiaini. Dati sconcertanti: la capacità di questi poteva variare di molto, arrivando a contenere il triplo.
Questo vuol dire che usare un cucchiaio oppure un altro poteva cambiare di tre volte la dose somministrata. Per questo medici, ricercatori e associazioni specializzate invitano i genitori a non utilizzare più questo antico metodo di somministrazione ma ad utilizzare i millilitri, nettamente più precisi.
Inoltre è bene ricordare che i bambini sono molto più sensibili alle variazioni di dosaggio di un medicinale rispetto agli adulti. Oltre a questo è sempre valido il consiglio di pensare due volte prima di somministrare un farmaco a un bambino: concordatelo con il medico e considerate che in casi di malanni non gravi, o qualora si voglia solo alleviare i sintomi, esistono rimedi naturali, non farmacologici.