Provate a immaginare un’area di 100 chilometri quadrati che si arrampica verso le Alpi tra boschi di conifere. Un manto di verde preservato dall’aggressione dell’uomo in cui la natura sovrasta ogni cosa. L’ha voluto Anna Zegna, image director di un gruppo leader nella moda maschile di lusso: Ermenegildo Zegna. Sono trascorsi oltre 100 anni da quando il capostipite gettò le fondamenta del gruppo per poi affidare a figli e nipoti il compito di sviluppare nel mondo, insieme al brand, i valori del rispetto della natura, del progresso culturale, sociale e scientifico. Un’eredità che Anna Zegna ha capitalizzato, senza clamori, moltiplicando gli sforzi per una crescita sostenibile. Un impegno che le è valso, recentemente, il premio Firenze Donna. E che non ha mai disatteso, mentre il gruppo cresceva. Oggi Ermenegildo Zegna conta una rete di 550 negozi monomarca in 80 Paesi, con un fatturato consolidato nel 2010 pari a 963 milioni di Euro. E Anna Zegna continua a muoversi, con discrezione e riservatezza, nel mondo del luxury senza mai dimenticare gli insegnamenti del nonno.
Tutto iniziato nelle Prealpi Biellesi. Lì Ermenegildo Zegna aprì il lanificio che ancora oggi porta il suo nome. Lì è sorta l’Oasi Zegna, diventato un modello per la sostenibilità ambientale. Ci spiega le origini del progetto?
L’Oasi Zegna è nata 1993 come progetto di valorizzazione ambientale attorno alla Panoramica Zegna, strada – ora statale – che mio nonno costruì, insieme a numerose opere sociali già a partire dagli anni Trenta, nei luoghi dove visse e operò. Sulle pendici della montagna piantò oltre 500.000 conifere che hanno dato un valore straordinario al territorio. Oggi l’Oasi è aperta a tutti: si possono praticare liberamente sport e attività all’aria aperta nel pieno rispetto della natura. Risultati che sono da ricercare nella lungimiranza di mio nonno, che vide nel rispetto e nella valorizzazione del patrimonio naturale e culturale un obiettivo da perseguire.
Dieci anni fa è stata anche costituita la Fondazione Zegna, di cui lei è presidente. Di che cosa si occupa?
La Fondazione è nata nel dicembre del 2000 per volontà della nostra famiglia e per portare avanti i valori in cui credeva fermamente mio nonno. Siamo infatti riusciti a garantire la continuità delle attività che derivano dalla sua filosofia, basata principalmente sulla “cultura della bellezza”, in base alla quale la qualità del prodotto non può essere separata dal rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. La Fondazione ha sviluppato diversi progetti, con la missione di ideare e sostenere iniziative non profit in campo ambientale, culturale, sociale e scientifico. Per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità, salvaguardando l’ambiente, promuovendo la cultura e supportando la ricerca medica e scientifica. Le iniziative, tutte ispirate allo sviluppo sostenibile, vengono attuate attraverso una serie di progetti di respiro internazionale in collaborazione con enti e fondazioni che condividono gli stessi obiettivi, come ad esempio il FAI in Italia, Care & Share in India, AMREF in Africa.
Parliamo di stile ed eleganza. Chi sono gli uomini ai quali vi ispirate?
Stile ed eleganza sono un’attitudine, legati al senso estetico, alla qualità e alla personalità. Ci ispiriamo a uomini internazionali dotati di una naturale eleganza, disinvolta e non ostentata, che prestano attenzione ai dettagli e personalizzano il proprio guardaroba. In particolare la collezione Ermenegildo Zegna, per questa primavera ed estate, racconta un uomo cosmopolita, raffinato e vagamente eccentrico, che fa convivere il rigore estetico con tocchi di studiata nonchalance. Insomma, un europeo doc.
Ermenegildo Zegna è un brand leader nella moda maschile. Ma certamente lei può dare un consiglio anche alle donne. Quali sono le regole per essere sempre eleganti?
Equilibrio. Understatement. Nessuna volgarità. Un’attenzione particolare alla qualità e ai dettagli. Amo il concetto: poco e bello.
Qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare?
Cito una frase di Eleonore Roosvelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni.”
Natascia Ronchetti
18 aprile 2011
Gioralista economica, e scrittrice. Collabora da anni con il Sole 24ore
Questa si che è una donna che sa il fatto suo!!! Sa cosa vuole e che cerca di arrivarci con tutti i mezzi a sua disposizione senza però calpestare nessuno!
Un altro esempio di donna impegnata che è riuscita a realizzarsi nella vita!