Luigi Zingales, tra i 100 pensatori piรน influenti al mondo secondo Foreign Policy, parla di Europa vista come “Matrigna”, Italia in stallo e crisi dell’American Dream
โLโuscita dallโEuro creerebbe piรน problemi di quelli che potrebbe risolvereโ. Luigi Zingales รจ molto chiaro quando discute di moneta unica ed Europa. Da Chicago, dove รจย titolare della cattedra Robert C. McCormack in imprenditorialitร e finanza presso laย University of Chicago Booth School of Business, Zingales parla di unโEuropa in ripresa economica ma carente di leadership e di unโItalia che, vista dagli Usa, รจ un paese che vivacchia ma che non sviluppa pienamente le sue potenzialitร .
Professore Zingales, nel 2018 lโItalia andrร a nuove elezioni, la ripresa economica nel 2017 pare consolidarsi anche se il nostro Paese si conferma ultimo in Europa per crescita e i giovani continuano ad emigrare. Come vede lโItalia dagli Stati Uniti?
Purtroppo non cosรฌ bene. Si parla di ripresa economica maย il problema finanziario italiano, legato soprattutto alle banche, rimane al momento un problema irrisolto.
LโItalia non ha saputo, a mio avviso, approfittare degli interventi della Banca Centrale Europea e si trova in una situazione se non diย sofferenza, come nel 2011 e negli anni successivi, di certo non di crescita sostenuta (come sarebbe auspicabile).
Lei crede che in Italia ci sia la possibilitร di ricominciare a vivere piรน serenamente, nonostante un Paese fratturato politicamente e socialmente?
Io vedo un Paese che vivacchia ma che non riesce a sfruttare pienamente le sue potenzialitร nellโottica di una crescita dinamica.
Brexit, le spinte secessioniste in Spagna ma anche in Italia. Qual รจ il futuro dellโEuropa e della moneta unica?
Oggi lโEuropa viene vista come una matrigna, i cittadini non si sentono vicini nรฉ alle istituzioni nรฉ allo spirito europeo. Bisognerebbe costruire unโEuropa degli europei che ispiri la gente a vedere lโU.E. vicina alle loro esigenze.
Euro sรฌ o Euro no? La moneta unica, cosรฌ comโรจ stata concepita, รจ difficilmente sostenibile, ma oggi lโuscita dallโEuro creerebbe piรน problemi di quelli che potrebbe risolvere.
Il fallimento dellโUnione Europea รจ piรน sul piano economico o politico? Dove ha fallito lโU.E. e dove no?
LโUnione Europea รจ stata creata con lโobiettivo di dare vita ad unโarea di libero scambio internazionale e in questo senso รจ stato fatto un lavoro brillante e gli obiettivi sono stati raggiunti. Il fallimento รจ stato sul piano politico perchรฉ รจ mancato e continua a mancare un ampio disegno comune per tutti i paesi.
La moneta unica รจ stata voluta senza creare i presupposti di intervento in caso di crisi: questo ha portato al fallimento dellโU.E. come unione monetaria.
Oggi lโU.E. sembra essersi ridotta a un insieme di regole rigide non supportate da un disegno comune convergente. La recente scelta della sede dellโEMEA ne รจ un esempio lampante.
ร ancora lโEuropa di Angela Merkel o nuovi leader allโorizzonte?
La difficoltร per i tedeschi di formare un governo ci fa capire che la Germania non รจ piรน alla guida della locomotiva europea. Macronย in questo momento รจ lโunico leader europeo che crede in un progetto europeista ma รจ ancora troppo presto per dare giudizi e trarre conseguenze.
Protezionismo vs globalizzazione. Quanto ci perde lโItalia nei rapporti con gli Stati Uniti?
Il mercato nord americano รจ molto importante per lโItalia. ร un mercato affidabile, ci sono economie di scala, ha regole certe che bisogna seguire senza fare i furbi.
Le imprese italiane possono sicuramente guadagnarsi uno spazio importante perchรฉ il Made in Italy รจ richiesto ed apprezzato.
Finora Trump non ha fatto nulla nella direzione di una politica anti-globalizzazione. Ma non รจ garantito che non lo faccia. La globalizzazioneย ha aumentato il rischio cui i cittadini sono sottoposti. Di conseguenza รจ cresciuta la domanda di protezione.
Come immagina il dopo Trump?
Nel mio libro Manifesto Capitalista, pubblicato nel 2012, sottolineavo come la degenerazione del sistema economico americano creasse lโopportunitร per un plutocrate populista alla Berlusconi. Ciรฒ detto, cโรจ un dato positivo nella elezione di Trump: ha dato uno scossone al paese mettendo in discussione molte certezze. Lโelezione di Trump รจ servita a evidenziare i problemi dei cittadini che vivono negli stati dellโAmerica rurale, come il Midwest.
Il lato negativo รจ che servirร del tempo prima di poter smantellare il sistema Trump. Basti pensare ai giudici da lui nominati: sono inamovibili.
Trump bilancia il suo essere pro e allo stesso tempo anti establishment, mettendo dโaccordo la sua base populista e quella Repubblicana.
Al momento, il partito democratico รจ allo sbando e solo ora sta eliminando la dinastia Clinton. Non sappiamo ancora chi sarร il prossimo leader, nรฉ di che politiche si farร portatore.
Lei รจ arrivato negli Stati Uniti 29 anni fa. Come era allora lโAmerica? Esiste ancora lโamerican dream?
Nel 1988, quando sono arrivato negli Stati Uniti, ricordo che in televisione ho seguito la convention repubblicana e il discorso di Ronald Reagan. Un discorso pieno di fierezza in cui Reagan sottolineava come Dio avesse collocato lโAmerica tra due oceani cosicchรฉ solo i piรน coraggiosi potessero raggiungerla.
Io ho vissuto pienamente lโamerican dream. Questo paese mi ha dato la possibilitร di costruirmi una bella carriera, di soddisfare tutti i miei obiettivi professionali.
Vorrei che fosse cosi anche per i miei figli e per le generazioni future ma mi rendo conto che non รจ piรน come prima e che lโAmerica sta adottando, per certi aspetti, certe dinamiche sociali tipiche dellโItalia.
Si parla di meritocrazia ma bisogna ricordare che oggi ad Harvard un terzo degli studenti viene ammesso perchรฉ i genitori sono grandi benefattori dellโuniversitร , un altro terzo sulla base dei risultati sportivi, solo un terzo, quindi la minoranza, sulla base del merito accademico.
LโAmerica di Trump รจ meno attraente di quella ai tempi in cui sono arrivato. Se oggi avessi 25 anni non so se questo paese eserciterebbe la stessa attrazione che ebbe allora.
Liliana Rosano vive e lavora negli Usa per Donne sul Web scrive di politica americana con interviste mirate a personalitร della politica e economia.