Le donne italiane fanno impresa, e sono più giovani e preparate degli uomini in Italia. La fotografia scattata da Unioncamere dal nuovo tessuto imprenditoriale sancisce una sempre più inaspettata presenza di quote rosa e di donne che non solo si rimboccano le maniche contro la crisi ma che, nel farlo, stanno ormai rivoluzionando le carte in tavola.
“Sono oltre 53mila le nuove imprese aperte da donne nel 2013, il 28,6% del totale”, ricorda Valeria Fedeli, Vice presidente del Senato. “Non solo, le donne che aprono nuove imprese sono mediamente più giovani degli uomini e più preparate”.
L’identikit non lascia dubbi: la nuova donna imprenditrice è laureata o diplomata, ha in media 35-40 anni e nella sua vita precedente era impiegata, quadro ma anche – e non raramente – casalinga. Sono 1.286.906 le imprese rosa in Italia registrate da Unioncamere al 31 marzo 2014: il 21,4% del totale. Vedi la fotografia del 2013: Come le donne stanno combattendo la crisi
I dati Unioncamere
Secondo Unioncamere tra settembre 2012 e settembre 2013 “la base imprenditoriale femminile è cresciuta dello 0,27%: quasi il triplo della media del totale delle imprese italiane, che è stata dello 0,10%”. Una presenza che si registra soprattutto al Centro e al Sud: in Molise le realtà rosa arrivano al 28,2 % del totale. Seguono la Basilicata (26,5%), l’Abruzzo (25,6%) e l’Umbria (24,5%). La provincia più rosa in questo senso è Benevento (30,4%) seguita a stretta distanza da Avellino (30,1%), Chieti (28,5%) e Frosinone (28,4%), mentre fanalino di coda è la nordica Milano (16,3%).
Il 60% delle donne imprenditrici è under 40 contro il 55% degli uomini. Il 20,8% ha una laurea a fronte del 16,1% degli imprenditori uomini, mentre il 46,1% delle donne ha un diploma (per gli uomini la percentuale si ferma al 44,7%). Le donne imprenditrici oggi vengono anche da un background lavorativo più qualificato rispetto ai colleghi maschi: il 18,5% viene da un passato di impiegata o quadro d’azienda, percentuale che per gli uomini scende al 14,3%. Solo il 6,9% delle donne viene da un’altra esperienza imprenditoriale, a fronte del 15,2% dei collegh maschi.
L’86,7% di nuove avventure imprenditoriali in rosa vede la luce in forma individuale, a dimostrazione della persistente maggiore fragilità di questo mondo. Dati confermati anche per primo trimestre del 2014, anche se il trend è in diminuzione negli anni: le imprese femminili risultano costituite soprattutto da ditte individuali: il 65,6% rispetto al 54% del totale. Seguono le società di persone (13,9%) e cooperative e consorzi che rappresentano il 2,4% delle imprese al femminile