Presto il giornale sarà anche on line
(25 ottobre 2009) – Una principessa e un nobile impegno. L’accoppiata è di quelle vincenti già sul nascere. Se poi è Charlotte Casiraghi a farsi portavoce dei problemi ambientali, allora il risultato è garantito. Come lo zio Alberto di Monaco, anche la bella principessa ha deciso di sguainare la spada e iniziare la sua battaglia personale per la salvaguardia del pianeta. A modo suo ovviamente, e da fashion addicted qual è ha deciso di fondare il giornale Ever Manifesto, venti pagine sul tema dell’ecologia applicata alle discipline più creative.
L’idea, nata con due amiche, la photo editor Alexia Niedzielski e la pubblicitaria Elizabeth Von Guttman, parte dal presupposto di creare non un giornale a scadenza fissa, bensì una pubblicazione gratuita, da distribuire durante i grandi eventi legati alla moda, al design e all’architettura. A presentare ufficialmente il giornale (domani a Biella) ci sarà Charlotte stessa, ospite della kermesse “CittadellarteFashion. Bio Ethical Sustainable Trend”, promossa da Michelangelo Pistoletto e dal direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani. Un evento che, con le creazioni di 11 stilisti emergenti selezionati a livello internazionale, esplora la contaminazione fra arte e moda per sviluppare un nuovo modello etico-sostenibile. Fra qualche giorno poi il giornale sarà disponibile anche on line.
Il primo numero, dedicato al rapporto fra ecologia e moda e in particolare agli aspetti scorretti del settore, sarà distribuito in tremila copie durante le sfilate di Parigi e Milano, e in corso Como 10. La stessa Charlotte Casiraghi ha voluto inaugurare il nuovo giornale intervistando il direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani, su come la moda dovrebbe riorganizzare il ciclo produttivo in un’ottica ecologica. La principessina, tra una sfilata e una festa, non manca di ribadire il suo grande rispetto per l’ambiente: preferisce camminare, prendere il treno rispetto all’aereo, mangiare frutta di stagione e limitare il consumo di carne. E poi anche con la moda si può rispettare la natura, magari riutilizzando capi vintage. Così anche il riciclo diventa un’arte reale.
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