Uno dei punti indicati come prioritari dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, in relazione allāazione del nuovo esecutivo, ĆØ quello del cuneo fiscale.
La novitĆ potrebbe essere un bonus che il governo riserverebbe a circa 20 milioni di lavoratori italiani nel 2020. Questo, assieme ad evitare lāaumento dellāIva, rappresenta uno dei due pilastri della prossima Legge di bilancio. Per questo, vediamo quali novitĆ ci sono sul tema e quali sono le intenzioni di PD e Movimento 5 stelle.
Taglio cuneo fiscale: cosa ci attende
Circolano giĆ le prime voci sullāimporto di un eventuale taglio al cuneo fiscale, realizzabile grazie ai fondi recuperati dallāaddio alla flat tax, precedentemente prevista e che sarebbe costata 15 miliardi. Parte di questo ārisparmioā, pari a 5 miliardi, dovrebbe essere reinvestita per un taglio sulle tasse presenti sulle buste paga dei lavoratori con redditi medio-bassi.
In questo modo, oltre ad alleggerire la pressione fiscale sulla retribuzione dei lavoratori, si riuscirebbe a mettere nelle loro tasche piĆ¹ soldi. Nella speranza che questi poi vadano ad alimentare i consumi e una piĆ¹ sostenuta ripresa economica.
La somma sarebbe di 1.500 euro lāanno netti circa, a favore dei redditi fino a 35 mila euro lordi. Viceversa per quanto attiene chi guadagna somme piĆ¹ alte, ma comprese entro i 55.000 euro, il bonus andrebbe a scendere in modo progressivo fino ad arrivare a zero.
Molto difficile che si possa andare oltre tale soglia, a meno che non si trovino risorse extra, che al momento non sono previste o prevedibili.
Lāarco di tempo su cui si lavora per perfezionare il provvedimento ĆØ triennale.
Con il piano dei democratici che include una sforbiciata al cuneo fiscale 2020, mediante un intervento dal valore totale di 15 miliardi (5 ogni anno). Le risorse per finanziare tutto dovrebbero arrivare dai risparmi derivanti dal calo dello spread, dalla spending review e da una lotta piĆ¹ ferrea allāevasione fiscale.
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Come potrebbe avvenire lāerogazione del bonus legato al cuneo fiscale?
Lāintervento potrebbe avvenire tramite un conguaglio o unāerogazione monetaria a fine anno, da parte del sostituto dāimposta. Esistono anche altre opzioni, ad esempio si potrebbe tagliare il cuneo fiscale riducendo le tasse o i contributi presenti in busta paga.
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Questāultima opzione pare quella che potrebbe davvero essere adottata dal governo Conte bis, per raggiungere il suo scopo. Infatti, come annunciato dal premier in aula, si vuole conseguire il principio di una redistribuzione sociale equilibrata, secondo quanto previsto dalla nostra Costituzione.
Infine, un altro aspetto che bisognerĆ prendere in considerazione, attiene al fatto se limitare la misura ai soli lavoratori o estenderla eventualmente anche alle imprese. Ma per questo tipo di discorsi i tempi appaiono ancora troppo prematuri, anche se i termini per realizzare la Legge di bilancio (il prossimo ottobre) iniziano a stringere.
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Roberto D’Eugenio ĆØ nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’UniversitĆ G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualitĆ per Donne Sul Web