Come evitare controlli fiscali? Per non trovarsi la sorpresa dei controlli fiscali basta seguire alcuni piccoli accorgimenti.
Il Fisco guarda i nostri conti correnti e controlla che sia tutto regolare. Da quest’anno infatti in Italia è attivo il Sid (Sistema di interscambio dai), che permette all’Agenzia delle Entrate di monitorare le movimentazioni contabili del nostro conto (ma anche di quello di un’impresa o di un’associazione) per quanto riguarda versamenti, bonifici, pagamenti (con bancomat e con carte di credito), oltre ovviamente a stipendi e pensioni. Il Sid in altre parole è un’enorme lente di ingrandimento che scruta nel dettaglio la nostra situazione economica e in caso di anomalie la incrocia con le dichiarazioni fiscali.
L’obiettivo non è complicare la vita dei cittadini ma contrastare l’evasione fiscale: per questo eccovi di seguito 10 consigli per evitare la spiacevole situazione di chi si trova sottoposto ad un controllo fiscale da parte delle Entrate.
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1) Conservare i documenti. Come primo consiglio, valido per tutti, c’è quello di conservare in un luogo sicuro tutta la documentazione bancaria e soprattutto i saldi e i movimenti. Se avete un conto online – e quindi pochissimi documenti cartacei riferiti al vostro c/c – verificate presso il servizio di home banking del vostro istituto di credito come accedere il modo veloce alla documentazione necessaria in caso di controlli. Esibire i documenti originali riguardanti saldi, movimenti e qualsiasi altro aspetto contabile del vostro conto (tenete da parte anche le pezze giustificative: scontrini, fatture, etc.) è il modo migliore per prevenire errori di acquisizione dei dati da parte del Sid o i dubbi degli ispettori dell’Agenzia.
2) Entrate e uscite. Uno degli aspetti che più attraggono l’attenzione del Fisco riguarda lo scostamento fra entrate e uscite contabili. Queste ultime racchiudono i pagamenti (di tutti i tipi, bancomat e carta di credito inclusi), gli addebiti diretti sul conto e anche i prelievi di liquidità . Se il monte mensile in uscita supera per diversi mesi quello di entrata e quindi vi è la presenza di somme di molto superiori al reddito dichiarato l’Agenzia delle Entrate può decidere di chiedere spiegazioni al contribuente attraverso un controllo.
3) Troppi conti corrente. Se la vostra situazione lo consente, evitate di avere troppi conti correnti, soprattutto se siete soliti effettuare molte operazioni ogni mese. La situazione-tipo è quella famigliare: moglie e marito possono ovviamente avere un conto a testa, ma se il numero di conti per ciascun componente della famiglia aumenta allora aumenta anche la premura del Fisco nei vostri confronti.
4) Spese più interessanti. Ma quali sono le spese che più interessano il Fisco? L’acquisto di case (conservate il rogito e la documentazione), le spese per l’abitazione (ristrutturazione e interventi di efficientamento energetico), le automobili (soprattutto se di grossa cilindrata) e altri mezzi di trasporto (come ad esempio le barche), le sottoscrizioni di polizze e in generale tutte le spese ingenti.
5) Tracciabilità . Cercate di evitare il più possibile trasferimenti di denaro che non siano tracciabili. Ad esempio, se dovete fare un prestito ingente ad un vostro famigliare spostate il denaro con un assegno o un bonifico e non prelevando la cifra per poi darla cash alla persone che ve l’ha chiesta. La regola vale anche per lo stipendio e il pagamento dell’affitto. Questo tipo di operazioni, soprattutto se fatte con cifre alte, insospettisce il Fisco.
6) Risparmi e donazioni. Se avete effettuato delle spese utilizzando il denaro derivante da risparmi che avevate in casa o dalla donazione di un famigliare è meglio che conservate le pezze giustificative dell’operazione. Oppure fate in modo che la donazione passi attraverso i conti correnti.
7) Operazioni fuori conto. Per operazioni fuori conto si intendono le movimentazioni effettuate al di fuori del vostro conto corrente. L’esempio tipico è quello di un assegno che viene cambiato e poi versato sul conto. Il Fisco può considerare questo tipo di operazione come un’elargizione doppia, proveniente sia dall’assegno che dalla posta in contanti. Ovviamente se l’operazione non ha alcun risvolto illegale dinanzi a un controllo il contribuente può fornire tutte le spiegazioni del caso.
8) Valuta estera. Se cambiate una somma ingente di valuta estera in euro è facile che le Entrate vengano a chiedervi spiegazioni. Il sospetto è che deteniate dei capitali all’estero e che stiate tentando di riportarli illegalmente in Italia.
9) Acquisti di titoli e fondi. Se siete soliti acquistare titoli o fondi di investimento il consiglio è di suddividere gli acquisti fra famigliari, soprattutto quando la cifra annuale di acquisto è elevata. Il Sid infatti riceve anche i complessivi annuali relativi a queste operazioni e quando raggiungono cifre elevate possono fare scattare un controllo.
10) Cassette di sicurezza. Attenzione anche agli accessi alla vostra cassetta di sicurezza per prelevare denaro. Un numero eccessivo di accessi attiva i controlli.
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