Detrazioni, le spese scolastiche, la mensa, le gite, le attività di pre e doposcuola sono detraibili: la guida completa.
Quali detrazioni per spese scolastiche si possono effettuare nel 2017? Materia molto ampia e poco nota che può consentire un buon risparmio a tutte le famiglie con minori a scuola.
La scuola dell’obbligo è gratuita
Premessa: dalla scuola primaria fino al compimento dell’obbligo scolastico e fino al diploma le spese di istruzione sono a carico della collettività : quindi andare a scuola non avrà costi se non quelli accessori ed è proprio su alcuni di essi che può intervenire la detrazione (scuolabus, mensa, attività pre-scolastiche o pomeridiane eccedenti l’orario garantito dalla scuola, costi per gite o attività di istruzione e sportive non curricolari).
Quali spese scolastiche posso detrarre?
L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare 7/E del 4 aprile 2016 ha allargato la detrazione del 19%, già presente per spese di frequenza scolastica non universitaria, anche ai costi che si devono sostenere per:
- gite scolastiche;
- tutti i servizi integrativi (prescuola, doposcuola, compresi i servizi che sono assicurati dagli enti locali o dalle cooperative esterne alla scuola);
- mensa scolastica;
- assistenza pasto.
Quali spese invece non sono detraibili?
Non sono detraibili:
- quaderni, penne, materiale di cancelleria in generale, zaini, astucci;
- i libri (per i testi scolastici molte regioni prevedono aiuti anche a copertura totale, come nel caso di Dote scuola in Lombardia.);
- scuolabus e servizi di trasporti scolastici (perché sono alternativi al normale pubblico per cui, anche in questo caso, gli enti locali possono stabilire delle forme di sostegno).
Detrazioni spese scolastiche scuole private
Le detrazioni sono richiedibili per i figli iscritti alle scuole statali (compresi i centri di formazione professionale regionali e comunali), ai conservatori ma anche per chi si iscrive a scuole private parificate.
Qual è il tetto massimo considerabile per le detrazioni?
Il massimo annuale detraibile nel 2017 (dichiarazione dei redditi 2017 riferita all’anno 2016) è 564 euro calcolato per singolo studente: quindi se si hanno più figli il massimo detraibile si moltiplica in proporzione (1128 per due figli, 1692 per tre figli ecc.).
Trattandosi di una detrazione al 19% a figlio si possono scalare 107,16 Euro.
Dal 2017 (dichiarazione 2018) il tetto massimo dovrebbe essere portato a 717 euro.
Vanno conservate tutte le ricevute di pagamento
Chiaramente la detrazione si può eseguire su spese fatte in modo legale: vanno conservate tutte le ricevute o fatture che attestano i pagamenti e i relativi importi o in alternativa (es. con pagamenti in contante o con buoni scuola) una certificazione rilasciata dalla scuola).
Qui di seguito lo specchietto riassuntivo inserito nella circolare dell’Agenzia delle Entrate: