Detrazioni scuola 2018: mensa, pre scuola, dopo scuola, donazioni. Tutte le info per scalare dalle tasse le spese scolastiche (e potranno farlo anche i nonni)
Detrazioni scuola 2018: sono molte le spese scolastiche che si possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi e riguardano naturalmente tutto quanto non è già compreso nella gratuità garantita dall’obbligo.
Cosa è (già ) gratis a scuola
A partire dalla scuola dell’obbligo (quindi dalla scuola primaria, le ex elementari per intenderci) non si paga nulla per la frequenza: nessuna retta è dovuta. Quindi insegnanti, utenze sono tutte di competenza statale. Alcuni istituti chiedono ad inizio anno una piccola quota per le attività alternative e aggiuntive rispetto al Piano dell’Offerta Formativa, quota che può variare da 30 Euro a un centinaio di Euro e che naturalmente non è obbligatoria.
In qualche regione, come ad esempio la Lombardia, anche i testi scolastici sono passati gratuitamente e si ritirano in libreria.
Dunque che cosa si paga e per che cosa si possono chiedere le detrazioni scuola 2018?
Detrazioni scuola 2018: mensa, attività intergrative…
Sono comunque molte le spese aggiuntive che si possono portare in detrazione: in primis la mensa che ha un costo abbastanza considerevole, diciamo a partire da circa 4,5-5 Euro al giorno a salire. Parliamo quindi per chi fa 2 pomeriggi di una cinquantina di Euro al mese, mentre per chi fa tempo pieno di almeno un centinaio di Euro.
Si detraggono anche:
- i costi per l’assistenza nel pre-scuola e nel dopo scuola, negli orari non compresi dal Piano dell’Offerta Formativa;
- i corrispettivi delle tasse di iscrizione e ogni genere di erogazione liberale o contributo che venisse inviato alla scuola (ad esempio se facciamo un versamento liberale per la ritinteggiatura dei locali o per l’acquisto di nuove attrezzature tecnologiche).
Non si possono invece scalare le spese per il trasporto effettuato tramite scuolabus.
Vedi anche: Bonus nido 2018, 90 Euro di aiuto al mese, tutte le info.
Quanto si porta in detrazione e fino a che massimale?
In dichiarazione dei redditi si potrà detrarre il 19% delle spese sostenute per quanto sopra riportato. Il massimale scalabile è di 786 Euro (in sostanza quindi si potrà avere uno sconto nella tassazione massimo corrispondente a questa cifra).
Alle donazioni effettuate alla scuola non si pone alcun limite massimo per le detrazioni. Naturalmente queste cifre si porteranno in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2019 (per la dichiarazione 2018 il massimale detraibile ammonta a 717 Euro).
Vedi anche: Congedi famigliari 2018. Tutte le novità .
Detrazione scuola 2018: documenti da conservare
Per avere diritto alla detrazione per le spese scolastiche 2018 si dovrà avere qualcosa che certifichi l’effettuazione della spesa stessa. Ricevute di pagamento (il bollettino postale l’estratto del bonifico bancario ma anche una semplice certificazione rilasciata dalla segreteria scolastica o dall’ente o società privata che effettua il servizio).
Detraibili anche le spese pagate dai nonni
I soggetti tenuti alla possibile detrazione sono i genitori naturali, quelli adottivi, i tutori legali. Ma c’è un importante novità introdotta dalla recente Legge di stabilità : anche i nonni che avessero sostenuto le spese scolastiche soggette a detrazione potranno essere i titolari dello “sconto fiscale”.
Una possibilità di sicuro interesse visto che sempre in più casi i nonni intervengono a sostegno dei genitori nelle quotidiane incombenze per i nipoti.
Vedi anche: Detrazioni figli a carico 2018. Guida importi ed esempi di calcolo.