Bonus gas 2018: fino a 273 Euro di risparmio in bolletta. Requisiti, limiti di reddito e tutti i moduli per la domanda nella nostra guida
Il bonus gas 2018 è una importante forma di sostegno per i consumi essenziali delle famiglie. Consente un ottimo risparmio sui costi totali delle bollette del gas a chi ha i requisiti di reddito per accedervi. Eccovi la guida completa.
Chi ha diritto al bonus gas 2018
Il bonus per il gas 2018 è riservato ai clienti domestici, quindi esclusivamente a chi utilizza il gas nella prima casa di residenza (tecnicamente chi ha misuratore gas di classe non superiore a G6), con un regolare contratto di fornitura e i seguenti limiti reddituali:
- reddito ISEE annuale che non superi gli 8.107,5 Euro per famiglie con meno di 3 figli a carico;
- reddito ISEE annuale non superiore a 20.000 Euro per chi ha 3 figli a carico.
L’aiuto viene riconosciuto non solo a chi ha una fornitura per abitazione propria ma anche, naturalmente, a chi usufruisce di un impianto comune condominiale (il cosiddetto cliente indiretto). La domanda di bonus gas 2018 va richiesta solamente da chi è il diretto intestatario dell’utenza (o nel caso di condomini dall’utente finale).
Domanda bonus gas 2018: modulistica da scaricare
La domanda si presenta, come per il bonus energia elettrica 2018, al proprio comune di residenza (o ad un Caf convenzionato) allegando i seguenti documenti:
- copia della carta di identità in corso di validità ;
- Isee per l’anno corrente;
- allegato CF che attesti il numero dei componenti della famiglia, ai fini Isee;
- allegato FN in caso di famiglia con più di tre figli per avere diritto all’estensione del limite di reddito a 20 mila euro;
- autocerficazione che dichiari che si consuma gas naturale.
Al comune o al personale del Caf andrà indicato anche il codice Pdr che identifica la propria utenza: è un numero di 14 cifre che si trova sempre evidenziato chiaramente in ogni bolletta.
Bonus gas 2018: quanto si riceve?
L’entità del bonus è proporzionata ai seguenti fattori: numero dei componenti della famiglia e zona climatica (cioè se si è in una zona più fredda – corrispondente a una classe climatica con lettera progressiva più avanzata -, quindi con più consumo energetico, si riceverà un bonus maggiore).
Il bonus non ha differenziazioni in termini di entità se si utilizza il gas solo per acqua sanitaria o per cottura mentre le diverse soglie iniziano per l’uso dell’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento (che dipendono dalla zona climatica).
Lo specchietto sottostante riassume i diversi importi (Fonte Autorità di Regolazione per Energia, reti e Ambiente).
Se vi state chiedendo a quale zona climatica appartenete troverete la risposta sul sito arera.it dove è presente un comodo form che ve lo dirà (basta inserire il nome del comune di residenza). Alcuni esempi con le città principali:
- Milano, Torino e Bologna sono nella classe E, quindi con bonus più elevato,
- Roma e Firenze sono il classe D,
- Bari è in classe C,
- Palermo è in classe A/B.
Come si riceve il bonus?
Il bonus per i clienti diretti è scalato dalle bollette, suddiviso nelle 12 mensilità . Per i clienti di condomini o utenze comuni (clienti indiretti) invece è erogato tramite un bonifico domiciliato (in una sola soluzione) e va poi riscosso negli uffici postali dimostrando tramite documento la propria identità .
I clienti diretti potranno verificare in bolletta che il bonus è stato scalato.
Come chiedere il bonus gas 2018 insieme al bonus della corrente 2018
La domanda per il bonus gas non solo può essere cumulata con quella per il bonus corrente ma si può anche presentare insieme. Si utilizza un apposito modulo (allegato A) che permette di fare una sola domanda.
Vedi anche: Bonus mobili 2018, tutte le novità .
Durata bonus gas 2018
Il bonus ha la durata di un anno e non si rinnova in automatico. Se i requisiti di reddito persistono si potrà anche chiedere il bonus gas 2019 ma presentando di nuovo la documentazione in comune e il nuovo Isee 2019.
Il bonus viene erogato solitamente entro 2 mesi dalla domanda, naturalmente comprendendo anche gli arretrati dei mesi passati cui si aveva già diritto.
E se si cambia gestore?
Niente paura, in caso di cambio di gestore il bonus rimarrà inalterato nella sua entità monetaria anche con variazioni in termini di risparmio dei costi del gas.
Il bonus si richiede anche per impianti a GPL o bombola o per impianti fotovoltaici ecc.?
Questo tipo di bonus è riconosciuto solo per le forniture con gas naturale, quindi niente aiuti per chi ha Gpl o le vecchie bombole. Chi invece ha installato pannelli fotovoltaici o altri sistemi di nuova generazione può chiedere altri bonus come l’ecobonus 2018.