La banca della terra è un progetto che interessa alcune regioni italiane e fornisce appezzamenti in usufrutto o a canoni molto esigui. Purtroppo però solo in Toscana e Liguria sono già usciti i bandi (per ora).
La banca della terra è un’intelligente modalità che permette di dare prospettive lavorative e insieme recuperare e tenere curate porzioni di territorio che erano rimaste abbandonate o semplicemente non utilizzate.
Banca della terra (e simili): di cosa si tratta?
In molte regioni italiane esistono specifici progetti di concessione in comodato d’uso gratuito o a canone calmierato di parti di terra demaniale. In sostanza quote di aree comunali (ma in alcuni casi anche private) vengono date in usufrutto o in affitto per molti anni (solitamente minimo 20) a persone che si impegnano a recuperarle e coltivarle senza possibilità di cambiarne destinazione d’uso (evitando quindi il consumo di suolo). Spesso si dà preferenza nell’assegnazione a giovani e persone inoccupate.
Progetti di questa natura sono stati approvati in Abruzzo, Campania, Sicilia, Umbria, Veneto, Liguria e Toscana e sono in cantiere anche in altre regioni.
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Il caso toscano fa scuola: già 270 ettari assegnati
La banca della terra in Toscana è già stata in grado di assegnare 270 ettari in nemmeno un anno di funzionamento. 28 lotti totali, di cui 17 di sola terra e altri con anche fabbricati agricoli o misti, in totale una dotazione di disponibilità di più di 500 ettari di differente tipologia (da semina, con ulivi e castagni, lasciati a bosco o a prato per pascolo).
Queste terre sono demaniali ma la legge regionale prevede che anche i privati che posseggono terre incolte possano concederli ad affitto calmierato.
Come avere le terre? Si fa domanda di assegnazione rispondendo allo specifico lotto (che descrive tipologia del terreno, ubicazione, particella catastale.). In Toscana si ha la concessione ad un canone che dipende dalla grandezza del lotto, ma i prezzi sono estremamente contenuti (da 300 Euro all’anno, ad un massimo di 3700 Euro/anno).
E le altre regioni?
In Sicilia dal 7 marzo 2014 è stato istituito l’albo delle terre incolte che metterà in contatto offerta di terra e futuri coltivatori desiderosi di accedervi. In Abruzzo dall’ottobre 2014 sono partiti i bandi di “Terrevive” con futura vendita e locazione di un totale di 5.500 ettari di terra con prelazione per gli under 40. c’è da dire che il link di riferimento attualmente riporta la dicitura “Al momento non i sono gare in corso”. La banca della terra è stata approvata in Veneto ma non abbiamo trovato ancora bandi.
In Liguria invece c’è un sito ben organizzato (agriligurianet.it) dove si trovano elenco dei terreni offerti e modalità di accesso).
Insomma, a parte il caso toscano dove il progetto è già ben avviato e quello ligure nelle altre regioni (o almeno per quanto ci è stato possibile verificare online sui siti istituzionali) dove sono sate approvate  banche della terra siamo ancora agli inizi e i bandi non sono stati effettivamente pubblicati. Ma è comunque un inizio.
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