In tutto il pianeta è rosa oltre la metà della forza lavoro agricolo
L’innovazione tecnologica è il motivo conduttore della Giornata mondiale della donna in agricoltura, celebrata il 15 ottobre. Le donne che lavorano in campagna sono più di un quarto dell’intera popolazione del pianeta, più della metà della forza lavoro agricolo mondiale. Da loro dipende il benessere delle famiglie, ma anche lo sviluppo dell’intera economia del loro Paese.
Il tema dell’innovazione è stato scelto perché è senza dubbio un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura. Solo aggiornando le tecniche di coltivazione si può combattere la fame nel mondo, che secondo stime recentissime colpisce oltre un miliardo di persone. Soprattutto nelle aree più difficili del mondo le donne rurali rappresentano una risorsa insostituibile: per questo la Giornata si è posta come obiettivo la necessità di sostenerle nel loro lavoro. «Occorre che alle donne – afferma Giuseppe Politi, presidente della Cia, la confederazione degli agricoltori italiani – venga riconosciuto il diritto alla terra, alla formazione e all’accesso al credito e al mercato, ma sono spesso – denuncia Politi – oggetto di discriminazione e sono più esposte degli uomini a povertà e sottosviluppo».
All’agricoltura moderna non viene soltanto chiesto di essere produttiva, ma anche di coltivare tenendo conto della sostenibilità ambientale. Motivo che rende ancora più importante il ruolo dell’innovazione tecnologica. Anche la creatività e la sensibilità femminile sono rilevanti per affrontare le sfide del nostro tempo: «Le donne rurali – spiega Karen Serres, presidente del Comitato delle coltivatrici della Fipa, la federazione dei produttori italiani – sono vere protagoniste nella soluzione dei problemi della fame e della povertà e, di conseguenza, devono avere strumenti e mezzi innovativi per poter operare nel migliore dei modi».