Gli assegni di maternità dei comuni sono riservati alle madri disoccupate: 1694 Euro a sostegno dei redditi più bassi. La guida passo passo per ottenerlo.
L’assegno di maternità 2017 dei comuni (chiamato anche “assegno di maternità di base”) è una misura di sostegno al reddito che viene erogata dall’Inps ma è a carico del comune di residenza. Non va confusa con la “tradizionale” maternità statale perché, come spieghiamo meglio qui sotto, questa misura è riservata principalmente alle madri senza occupazione.
Assegno di maternità dei comuni 2017: a chi è riservato?
Possono beneficiare dell’assegno di maternità dei comuni tutte le madri che non svolgono attività lavorativa, che abbiano avuto un figlio o che l’abbiano adottato o ricevuto in affido (purché non abbia più di 6 anni). Per potervi accedere si deve avere un reddito massimo annuale ISEE 2017 pari a 16.954,95 Euro.
L’assegno di maternità di base può essere richiesto da:
- cittadini italiani o dell’U.E.
- Cittadini non comunitari con status di rifugiato, con protezione sussidiaria o con permesso di soggiorno di lungo periodo (la ex carta di soggiorno). Alcune sentenze di tribunali italiani hanno comunque obbligato a versare l’assegno anche in presenza del solo permesso di soggiorno (es. Tribunale di Milano, 6/12/2015). Ma ovviamente in questo caso si dovrà avere un’assistenza legale.
A quanto ammonta l’assegno di maternità comunale 2017?
L’assegno è pari a 5 mensilità da 338,89 Euro al mese. Questi soldi sono erogati, una volta approvata la domanda dal comune di residenza (vedi più avanti), dall’Inps in un’unica soluzione da 1694,145 Euro. Sia il massimale Isee che quello dell’assegno sono ufficialmente relativi all’anno 2016 ma con tutta probabilità saranno confermati dato il tasso di incremento dell’inflazione nullo.
Come si fa domanda al comune?
Entro i sei mesi dalla nascita del bambino (o entro 6 mesi dall’adozione e dall’affido) si deve presentare al comune l’apposita domanda che si scarica dai siti web del comune di residenza o si ritira direttamente negli uffici preposti. In Rete si trovano facilmente sia la domanda da compilare che l’ufficio preposto a trattarla, basta cercare “assegno maternità comune di X”; ad ogni modo si può chiedere info negli uffici Urp (rapporti col pubblico) o direttamente agli uffici anagrafe e servizi sociali nei centri più piccoli.
Alcuni esempi per i centri maggiori:
- il comune di Genova riceve la domanda alla Direzione Servizi Civici Legalità e Diritti, Corso Torino (tel. 010.5576960/961 su appuntamento) o nelle sedi Caf convenzionate;
- il comune di Milano non riceve direttamente la domanda ma richiede che venga presentata tramite i Caf convenzionati;
- il comune di Torino riceve la domanda alla Direzione Politiche sociali e Rapporti con le Asl, Ufficio Assegni alle famiglie, Via Bruino, 5 (tel. 800.732040) o nelle sedi Caf convenzionate;
- il comune di Roma opera con Caf convenzionati, per info Ufficio L. 4478/97 ANF-MAT, Viale Manzoni 16, primo piano (tel, 06.67105354);
- per il comune di Napoli ci si deve rivolgere all’Ufficio Assegni Sociali, Via S. Tommasi, 19 (tel. 081 56274027).
Il comune ha la responsabilità di verificare i dati e poi inoltra il tutto all’Inps che verserà il totale dovuto su un Iban bancario o su un conto postale. In generale le tempistiche dalla presentazione della domanda al comune alla ricezione dell’assegno vanno dai 2 ai 4 mesi.
In generale i Caf possono sempre aiutare nella compilazione e nell’invio della richiesta.
Vanno allegate le attestazioni Isee, una fotocopia di documento valido (o il permesso di soggiorno), i documenti del bambino nato o adottato.
L’assegno di maternità del comune è cumulabile con la maternità dello stato?
L’assegno di maternità dei comuni non è cumulabile con la “classica” maternità in quanto è riservato solo a chi è privo di lavoro mentre la maternità statale è riservata alle madri lavoratrici (dipendenti o autonome).
L’assegno di maternità è cumulabile con il bonus bebè 2017?
L’assegno è cumulabile con il nuovo bonus mamme domani da 800 euro, il quale non ha limiti di reddito per l’erogazione (cioè viene dato a tutti i neo-genitori a prescindere dal reddito). È altresì cumulabile con il bonus da 80 euro. Ovviamente in presenza dei requisiti richiesti.
L’assegno può essere dato anche ai padri?
L’assegno può essere dato ai padri vedovi o che abbiano ricevuto il figlio in affidamento esclusivo.