Dopo l’enorme successo dei thriller di Stieg Larsson l’Europa del nord continua a sfornare storie oscure e crude. Questa volta a raccontare una vicenda misteriosa sono due scrittrici danesi: Lene Kaaberbøl e Agnete Friis. “Il bambino nella valigia”, vincitore del premio dell’Accademia Danese per il thriller dell’anno, è ambientato in una Danimarca lontana dalle immagini positive e stereotipate che conosciamo.
di Chiara Calpini
4 agosto 2010
Nina Borg è un’infermiera della Croce Rossa che lavora per i rifugiati ed è a contatto con situazioni limite che spesso i suoi connazionali ignorano. Ma è anche una madre che non riesce a stare dietro ai troppi impegni, dentro e fuori la famiglia. Tutto si confonde nella sua percezione, anche lo scorrere del tempo. Donna fragile e fin troppo esposta alle responsabilità. Finché un giorno accade l’imponderabile: una sua amica e collega le chiede di andare a ritirare una valigia da un deposito bagagli. Al suo interno, rannicchiato, c’è un bambino di tre anni ancora vivo. Nina prende con sé il bimbo per risolvere il grande mistero che lo circonda. Isolati, braccati, i due lotteranno per la loro salvezza. Del libro la rivista IN ha scritto: “Il Bambino nella Valigia fa ciò per cui sono famosi i thriller svedesi: graffia via lo smalto della società, e così il lettore ha del materiale su cui riflettere.”
Titolo: Il bambino nella valigia
Autore: Lene Kaaberbøl, Agnete Friis
Editore: Fazi
Pagine: 350
Prezzo di copertina: € 18,90