Libri – Nicoletta Sipos – Perché io no? (Sperling & Kupfer)

HPIM88In Italia una coppia su cinque è infertile e ogni anno 60.000 coppie chiedono aiuto alla scienza per avere un bambino. Nel libro di Nicoletta Sipos (nella foto alla presentazione del libro alla libreria Set’di Roma) sono raccolte le storie di alcune donne che si sono conosciute su internet tramite il sito www.cercounbimbo. net e che hanno scelto di raccontare le loro sofferenze e le loro gioie nel viaggio della speranza, quello di avere un bimbo lottando contro la burocrazia e quella scellerata legge 40 sulla procreazione assistita e soprattutto contro la mancanza di informazioni che porta, talvolta, ad accettare cure inutili che fanno perdere tempo prezioso. La maternità difficile è ancora un tabù nel nostro paese, affrontare questo problema in pubblico è ancora raro, ma la protagonista del libro, Angelica, ha trovato il coraggio di farlo grazie anche ai gruppi di aiuto virtuale che si trovano in rete, fonti di informazioni, scambi di consigli e giudizi.Ogni donna affronta un percorso difficile e non sempre a lieto fine, sono giovani e meno giovani, chi alla ricerca del primo figlio e chi invece sogna di dare un fratellino/sorellina al primogenito.
Tra queste voglio segnalare la storia di Laura che dopo un tentativo di fecondazione di primo livello andato male è riuscita a rimanere in cinta con il tentativo di secondo livello; tre embrioni prodotti sono stati impiantati e hanno attecchito, uno dei tre si sdoppiato e così Laura si è ritrovata con quattro embrioni e il medico le ha detto che non è fisicamente in grado di portare a termine la gravidanza e i rischi di malformazioni, di aborto spontaneo e di parto prematuro diventano elevato. È costretta a chiedere una riduzione embrionale, ma la legge 40 prevede il parere positivo del Comitato bioetico per procedere all’intervento; il Comitato, però, ha chiesto tempo per studiare il caso e così i “girini” di Laura hanno preso forma e la ragazza sarà costretta a scegliere quali eliminare, ma il Comitato prende una decisione sconcertante: la rinuncia a tutti e quattro i bambini, vista la gravidanza rischiosa. “Perché cancellare quattro bambini invece di tentare di salvarne almeno due?” Questa è la domanda che si pongono le amiche di Laura e l’aiutano dandole i nomi di medici da consultare anche all’estero per praticare la riduzione embrionale. Per saper come finisce la storia di Laura vi rimando al libro, dove troverete anche un’altra storia molto significativa, tipico esempio di mancanza di informazione: Teresa, una donna meridionale trapiantata al nord che non riesce ad avere bambini ed è oppressa dalla suocera che la considera “un focolare spento”. Angelica le consiglia di farsi visitare in un centro pubblico e Teresa segue il suo consiglio, smette di fumare, si mette a dieta e il medico le trova un’infiammazione all’intestino, non è necessario nessun tipo di fecondazione assistita, bastano due punturine (stimolazione ormonale) e Teresa rimane incinta: un tipico esempio di mancanza di informazione. Proprio per questo nel libro ci sono alcune spiegazioni essenziali e dei consigli per tutte le donne che non riescono a rimanere incinta.

di M.Paschino

27 febbraio 2011

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