Le piante da interno sono alcuni tra gli elementi d’arredo più comuni, semplici e di sicuro impatto.
Certamente, per chi ama vederle attorno a se ma, dimentica di curarle, diventano un problema perché prima o poi faranno una brutta fine in tal caso la scelta può ricadere solo sulle piante grasse che, bontà loro, si accontentano di poco…ma quel poco bisogna pur darglielo. In questa guida vediamo come si curano le piante grasse grandi e piccole.
Come curare le piante grasse
Le piante grasse hanno il pregio di richiedere poca acqua. In compenso però, vogliono molta luce. La loro origine infatti, viene dai terreni desertici, di conseguenza sono abituate a climi piuttosto aridi.
Il loro tallone d’Achille però, è costituito dalla scarsa illuminazione e dalle basse temperature, 5 gradi è la soglia minima, al di sotto della quale, la pianta muore. La collocazione dovrà essere in un punto molto luminoso e ben areato. Particolare attenzione va data all’annaffiatura.
Solitamente, come regola empirica, è consigliabile annaffiarle poco d’inverno e un po’ di più in estate. Nella stagione calda una, o al massimo due volte a settimana, se la temperatura è molto alta. Se le condizioni climatiche rientrano nella normalità , alcune piante riescono a vivere anche e oltre un mese, senza acqua.
Anche la quantità di terra nel vaso ha la sua importanza: più è piccolo, minore dovrà essere la quantità di acqua e si potrà innaffiare anche ogni due settimane.
Alcune piante, ad esempio le Pterodiscus, l’Ucarina, le Adenium che fanno parte della famiglia delle caudiciformi, in estate riposano, di conseguenza, in quel periodo le annaffiature vanno ridotte al minimo, mentre in inverno la frequenza dovrà aumentare.
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18 ottobre 2010
Grazie per i consigli! Ho acquistato da poco delle piante grasse da tenere in casa e mi dispiacerebbe tantissimo vederle morire!