Capelli: trecce e intrecci per il 2015, tutte le tendenze

Treccia di antica memoria, anche le sei Cariatidi che sostengono il portichetto nell’Eretteo dell’Acropoli di Atene hanno i capelli raccolti in trecce a spina di di pesce. La treccia è sempre stata presente nella storia di molti popoli. Nel 1167 Eleonora di Aquitania, sposa di Luigi VII e Enrico II, rese la treccia lunga molto popolare in Inghilterra. Nel 1644 gli uomini della dinastia cinese Qing usavano portare una grossa treccia con la fronte completamente rasata. Il termine “treccia alla francese” fece la sua prima apparizione nel 1871 in un breve racconto pubblicato sul giornale Arthur’s Home Magazine. Le donne tibetane portano i capelli raccolti in 108 trecce, questo numero nel Buddismo porta fortuna.

La treccia ci rimanda nell’immaginario collettivo alle donne indiane Sioux, alla bellissima Bo Derek che nel film “10” sfoggiava le mitiche treccine di tipo africano, alla leader ucraina Yulia Tymoshenko divenuta nota per la sua treccia a corona. Questo inverno la treccia ritorna di moda. Tanti i modi di portarla: a spina di pesce, morbida o stretta, alla francese, alla sommità del capo, alla nuca, laterale o lungo la schiena, una o due oppure tantissime come quelle afro. E’ un look perfetto in ogni occasione, informale o da red carpert, che ha sempre conquistato regine e star. Qualche esempio? Treccia imperiale per la raffinatissima Grace Kelly e Catherine Deneuve, le due trecce da collegiale della giovanissima Brigitte Bardot, riproposte dalla modella “sosia” Claudia Schiffer, la treccia laterale dell’elegante Letizia Ortiz e dall’attrice Amanda Seyfred, il raccolto-treccia nella versione sofisticata di Kate Middleton.

Realizzare la treccia da sole non è sempre facile, il più delle volte bisogna ricorrere alle mani esperte dell’hair stylist.Il tocco finale per adornarla può essere quello di inserire un oggetto, come un prezioso e grande pettine a coda, un foulard di seta, un bastoncino, oppure mollettine e fiori impreziositi da strass e perle Per chi volesse cimentarsi ecco alcuni consigli.

Treccia disordinata: è a due capi anziché a tre, che vanno leggermente cotonati prima e resi più corposi da una spuma volumizzante. Mentre si procede con l’intreccio occorre far passare trai due capi una lunga stringa di cuoio, le cui estremità serviranno per fermare l’intreccio.

A coroncina: si parte da una treccia alta e laterale, lavorata con un velo di cera. Poi la si fa girare dall’alto verso il basso e la si fissa tutta attorno alla testa, come una romantica coroncina, con tante mollette invisibili.

Treccia ucraina: si inizia con la riga al centro della testa e si raccolgono i capelli in una coda bassa, da intrecciare e arrotolare a mò di chignon. La grossa treccia che fa da cerchietto è di solito posticcia, basta che sia simile al colore dei vostri capelli, va poi fissata con mollette invisibili.

Micro treccine. sono indicate solo per chi ha una bella massa di capelli. Prima si applica una cera opacizzante e si cominciano a fare tante treccine all’attaccatura dei capelli, poi si arrotolano le ciocche su se stesse fino alle punte.

Treccia a spina di pesce: si parte con la riga al centro oppure di lato e si fissa la base con un elastico per facilitarne la realizzazione. Per l’effetto a spina di pesce bisogna intrecciare le ciocche dall’esterno verso l’interno. Per un look informale le ciocche della treccia vanno aperte verso l’esterno.

Treccia bassa: è la più facile da realizzare . Si parte dalla nuca e si dividono i capelli in tre sezioni intrecciandoli in modo morbido e fissandoli con un elastico. Si passano poi le mani a mò di rastrello all’interno della treccia. Sul davanti il viso viene incorniciato da ciocche morbide e sfuggenti.

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