Esce il libro “One Woman 100 faces” dove la truccatrice veneta Francesca Tolot trasforma la modella Mitzi Martin in 100 donne diverse. Ecco chi è la makeup artist italiana preferita dalle star di tutto il mondo e da Beyoncé in particolare.
“La più grande makeup artist dei nostri tempi”: così la definisce Beyoncé. Veneta, vive e lavora a Los Angeles dopo aver fatto esperienza in Europa con Vanity Fair e Madonna, tra le sue influenze cita il Rinascimento italiano e oggi è la truccatrice per eccellenza delle star americane. Oltre ad aver lavorato per oltre 20 anni con Elizabeth Taylor, e aver collaborato con il grande fotografo Helmut Newton, la Tolot è la makeup artist preferita di Marion Cotillard e Mila Kunis, ma anche di Julia Roberts, Alicia Keys, Charlize Theron, Kate Winslet, Scarlett Johannson, Madonna, Shakira e molte altre. E ovviamente di Beyoncé, che promuove il suo libro e ha scritto per lei la prefazione.
Ci sono voluti circa 10 anni per realizzare “One Woman 100 faces”: la donna del titolo è la modella Mitzi Martin, le 100 facce invece sono quelle delle numerose trasformazioni realizzate dalla Tolot con i suoi trucchi. Gli scatti sono di suo marito, il fotografo Alberto Tolot, e in ognuno viene ritratta una Mitzi Martin diversa, camaleontica. Un lavoro lungo e complesso, risultato non solo di un trucco perfetto ed elaborato ma anche di luci, fotografia, acconciature.
“L’illuminazione cambia tutto” spiega la Tolot in un’intervista al Los Angeles Times. “Si può avere un trucco incredibile, ma se si fa una foto con la luce sbagliata può sembrare orribile. E invece un trucco brutto può sembrare fantastico con la luce giusta”. Insomma, la makeup artista invita a riflettere sul potere dell’illusione fotografica e a non fidarsi troppo di certe copertine… Ma qual è il consiglio fondamentale che la Tolot dà alle donne per ottenere il miglior look possibile? “Sicuramente avere sempre un fondotinta, o una crema CC o una crema BB, con protezione solare. E se non avete altro il mascara è il più importante, e forse un po’ di rossetto”.
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