Un fondotinta che si auto corregge, un patch elettronico che si connette con la nostre pelle, piante appena raccolte dal potenziale incredibile, nuovi attivi che assicurano una freschezza per tutto il giorno e combattono il caldo più intenso. Ecco i nuovi beauty-step del futuro.
Editoriale di Monica Melotti
Quale sarà la nostra vita nel futuro? Pasti consegnati mediante un drone, apparizione di nostra madre grazie a un ologramma, robot che conversano amabilmente con noi. Il futuro avanza e coinvolge tutti i campi, anche quello della cosmesi. L’universo beauty sta vivendo una vera e propria rivoluzione. A cominciare dalle creme antiage che non si limiteranno più ad avere degli effetti sulla pelle, ma agiranno anche su altri organi del corpo. Si tratta della “cosmesi emozionale” dove gli attivi emaneranno un particolare odore che prima agirà a livello cerebrale e poi sulla regione del ventre, fin dall’antichità deputata come il secondo cervello, sede delle emozioni e dell’inconscio. Gli studi avanzano anche nel campo dei meccanismi cellulari, sia per le molecole sia per la trasmissione degli attivi. Biologi, botanici, medici, chimici e genetisti seguono le piste più ardite, come quelle delle cellule staminali, della nanotecnologie, dei microchip, in attesa di scoperte fantastiche
Si lavorerà su piante fresche, utilizzando nuove tecnologie estrattive, come la crio- estrazione, la lavorazione non avrà più bisogno né di solventi né di calore, in modo che la pianta sia stimolata a produrre il principio attivo e assicurare una bio-disponibilità immediata alla pelle. Le molecole saranno sempre più utilizzate in modo preciso, la loro azione potrà durare tutto il giorno e la pelle risulterà sempre fresca. I fluidi saranno leggerissimi, quasi impalpabili ma sofisticati e intelligenti. La loro applicazione sarà molto facile. Un esempio? Basterà stendere una base adatta e il fondotinta si fisserà solo sulle zone del viso mirate, senza correre il rischio di macchiare le sopracciglia e le radici dei capelli.
La cosmesi diventa sempre più tecnologica. Grazie alle texture elettroniche, imbottite di sensori che veicolano gli attivi, la pelle si trasforma in un vero strumento che comunica con uno specialista e in grado di inviare il suo stato verso un app di un cellulare. Non è fantascienza ma in un prossimo futuro la nostra pelle interagirà sempre di più con le creme che applicheremo, definite creme intelligenti. Ne abbiamo già un piccolo assaggio con alcuni sieri che riescono a decifrare il passato delle pelle e a agire in quelle zone dove c’è realmente bisogno.
Tecnologia cosmetica con beauty device sempre più sofisticati. Nelle profumerie e farmacie nuovi strumenti in grado di analizzare la pelle in profondità e di anticiparne le problematiche future, ma soprattutto di dare la soluzione a misura della cliente. Dopo l’analisi cutanea si avrà una crema personalizzata secondo le necessità della propria pelle.
Se una volta si parlava di maschere, pulizia profonda della pelle, zonaT, ora sta cambiando il linguaggio cosmetico, i nuovi termini che entreranno sempre più nel vocabolario beauty sono: l’epigenetica, l’emotional lifting, la zona Y e l’invecchiamento intrinseco ed estrinseco.
L’epigenetica, il passo successivo alla genetica, studia l’ambiente esterno, i nostri stili di vita che influenzano l’attività del nostro codice ereditario al punto di avere un impatto sull’insorgenza delle malattie. Questa scienza si focalizza sulle modifiche che il DNA può subire nel corso della vita. Gli attivi saranno creati considerando questi meccanismi di controllo.
Giocherà un ruolo sempre più importante la meditazione, la profonda armonia con sé stessi, in particolare quella “mindfulness”, un rimedio antistress che distende anche la pelle del viso. Questa forma di meditazione , denominata anche “Emotional Lifting”, migliora l’umore, fa dormire di più e riduce il dolore e lo stress. Lo stress cronico è risaputo scatenare l’ossidazione e l’infiammazione, due processi responsabili dell’invecchiamento dei tessuti.
Alla zona T, la fronte il naso e il mento che tendono a diventare lucide, ora si è aggiunta la zona Y. Cosa significa? La parte bassa del viso tende a cedere, il volto perde la sua ovalizzazione. Dopo i 40-45 anni cambia la sinuosità dell’ovale, con il tempo si perde l’angolo mandibolare a causa del cedimento dei muscoli verso il basso, con conseguente caduta delle guance.
Sbagliato pensare che ci sia solo un tipo di invecchiamento, in realtà sono due. Il primo è quello intrinseco causato dai geni ereditari, in una parola l’invecchiamento naturale, l’altro è estrinseco, cioè esterno, provocato da fattori esterni quali: l’inquinamento, lo smog e l’esposizione ai raggi solari. Altri fattori esterni che invecchiano la pelle sono: le ripetute espressioni facciali, la forza di gravità e il fumo.