So trascorsi dieci anni dagli attentati dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle del World Trade Center e al Pentagono l’America si ferma per ricordare le circa tremila vittime e l’eroismo dei passeggeri e dell’equipaggio dell’aereo schiantatosi al suolo in Pennsylvania, impedendo così ai dirottatori di raggiungere il quarto obiettivo, sempre rimasto ignoto.
Migliaia di persone si sono raccolte a Ground Zero, dove è stato inaugurato il National Semptember 11 Memorial, una piscina con un buco quadrato in mezzo, all’interno del quale cade a cascata acqua, ai piedi della Freedom Tower che pian piano sta salendo verso il cielo: è il simbolo del vuoto lasciato dalle torri nel cuore della città e dalle vittime nel cuore delle loro famiglie, ma anche il simbolo della rinascita di New York. I nomi sono tutti scolpiti nel bronzo: qualcuno li accarezza lievemente, si porta la mano alla bocca in un rapido bacio, si asciuga le lacrime.
Alla cerimonia di Ground Zero presente il presidente americano Barack Obama e la first lady Michelle, arrivati mano nella mano, vestiti di nero, e accompagnati dall’ex presidente George W. Bush, con la consorte Laura. Entrambi si sono fermati davanti al monumento, poi hanno proseguito fianco a fianco: oggi non c’è spazio per le divisioni politiche, non c’è spazio per i dissapori e le divergenze. Oggi gli americani sono una sola persona.
Sul palco Obama ha letto un passo del Salmo 46, Bush un passaggio di una lettera scritta da Abraham Lincoln a una donna che ha perso cinque figli durante la Guerra Civile (nota a margine: l’ex presidente è stato accolto dagli applausi, Obama no). Il presidente ha poi lasciato Ground Zero: sta volando a Shanksville, dove deporrà una corona di fiori sul monumento dedicato alle vittime, poi tornerà a Washington dove prima sarà al Pentagono dove parteciperà al concerto di commemorazione al Kennedy Center.
Presente il sindaco di New York Michael Bloomberg e il suo predecessore Rudy Giuliani, ed il governatore dello stato Andrew Cuomo e George Pataki, in carica durante gli attentati, per una cerimonia vibrante. A Ground Zero sono risuonate anche le parole, in italiano, di una donna che negli attacchi ha perso la figlia: “Laura ti voglio tanto bene, sarai sempre nel mio cuore”, ha detto.
La cerimonia è stata trasmessa sui megaschermi di Times Square, dove le bandiere sono a mezz’asta, come nel resto della cittÃ
Nel frattempo, New York e Washington sono blindate: fonti dell’intelligence dicono che eventuali attentati potrebbero avere come obiettivo una delle due città . La sicurezza viene prima di tutto, quindi chi va in giro nelle due metropoli deve mettere in conto alcuni disagi: la polizia controlla borse e bagagli nelle stazioni di treni e metropolitana e le automobili in ingresso nei tunnel e sui ponti.
Migliaia di persone si sono raccolte a Ground Zero, dove è stato inaugurato il National Semptember 11 Memorial, una piscina con un buco quadrato in mezzo, all’interno del quale cade a cascata acqua, ai piedi della Freedom Tower che pian piano sta salendo verso il cielo: è il simbolo del vuoto lasciato dalle torri nel cuore della città e dalle vittime nel cuore delle loro famiglie, ma anche il simbolo della rinascita di New York. I nomi sono tutti scolpiti nel bronzo: qualcuno li accarezza lievemente, si porta la mano alla bocca in un rapido bacio, si asciuga le lacrime.
Alla cerimonia di Ground Zero presente il presidente americano Barack Obama e la first lady Michelle, arrivati mano nella mano, vestiti di nero, e accompagnati dall’ex presidente George W. Bush, con la consorte Laura. Entrambi si sono fermati davanti al monumento, poi hanno proseguito fianco a fianco: oggi non c’è spazio per le divisioni politiche, non c’è spazio per i dissapori e le divergenze. Oggi gli americani sono una sola persona.
Sul palco Obama ha letto un passo del Salmo 46, Bush un passaggio di una lettera scritta da Abraham Lincoln a una donna che ha perso cinque figli durante la Guerra Civile (nota a margine: l’ex presidente è stato accolto dagli applausi, Obama no). Il presidente ha poi lasciato Ground Zero: sta volando a Shanksville, dove deporrà una corona di fiori sul monumento dedicato alle vittime, poi tornerà a Washington dove prima sarà al Pentagono dove parteciperà al concerto di commemorazione al Kennedy Center.
Presente il sindaco di New York Michael Bloomberg e il suo predecessore Rudy Giuliani, ed il governatore dello stato Andrew Cuomo e George Pataki, in carica durante gli attentati, per una cerimonia vibrante. A Ground Zero sono risuonate anche le parole, in italiano, di una donna che negli attacchi ha perso la figlia: “Laura ti voglio tanto bene, sarai sempre nel mio cuore”, ha detto.La cerimonia è stata trasmessa sui megaschermi di Times Square, dove le bandiere sono a mezz’asta, come nel resto della cittÃ
Nel frattempo, New York e Washington sono blindate: fonti dell’intelligence riferiscono che eventuali attentati potrebbero avere come obiettivo una delle due città .