Un rapporto del Centro di Ricerca Innocenti dell’Unicef, ‘La sicurezza dei bambini online: sfide globali e strategie” mette in luce che solo nel 2011, su scala globale, sono stati stimati circa 16.700 siti web contenenti immagini pedo-pornografiche e, su 196 paesi esaminati, solo 45 hanno una legislazione sufficiente a combattere i reati di abusi delle immagini di bambini.
Lo studio realizzato con la finalità di dare ai ragazzi e i giovani che navigano nel web una migliore comprensione delle opportunità e dei rischi che incontrano.
L’età delle vittime è sempre più bassa, il 73% sembra essere sotto i dieci anni, mentre le immagini sono sempre più vivide e violente.
Le cifre dimostrano l’enormità della sfida, ma il rapporto è pragmatico: ”E’ impossibile eliminare tutti i rischi presenti sul web. E’ uno spazio troppo grande, per natura non controllato, in continua evoluzione e sempre più creativo per essere soggetto al tipo di misure necessarie per proteggere completamente i bambini. Ne’ è auspicabile una linea di intervento di questo tipo, perchè un controllo totale della rete distruggerebbe l’essenza di Internet e i suoi numerosi vantaggi”.
”La rapida crescita del mondo online ha ampliato i rischi di reato di abuso e sfruttamento sessuale per i bambini – ha affermato il direttore del Centro di Ricerca Unicef, Gordon Alexander – Dobbiamo esserne consapevoli e adottare misure piu’ adeguate, rispettando i diritti dei bambini di esplorare l’ambiente on line e sfruttare le potenzialita’ offerte dalla tecnologia”. ”In Brasile, ad esempio, – ha aggiunto il Direttore Alexander – il numero di bambini sopra i 10 anni connessi ad Internet e’ aumentato del 75% in tre anni, mentre in Nepal nel 2009 l’80% degli adolescenti usano il web.
L’Africa sub-sahariana e’ ancora indietro con un utilizzo di Internet dell’11%, la crescita e’ stata esponenziale, soprattutto grazie agli internet point e ai telefoni cellulari”.
Lo studio realizzato con la finalità di dare ai ragazzi e i giovani che navigano nel web una migliore comprensione delle opportunità e dei rischi che incontrano.
L’età delle vittime è sempre più bassa, il 73% sembra essere sotto i dieci anni, mentre le immagini sono sempre più vivide e violente.
Le cifre dimostrano l’enormità della sfida, ma il rapporto è pragmatico: ”E’ impossibile eliminare tutti i rischi presenti sul web. E’ uno spazio troppo grande, per natura non controllato, in continua evoluzione e sempre più creativo per essere soggetto al tipo di misure necessarie per proteggere completamente i bambini. Ne’ è auspicabile una linea di intervento di questo tipo, perchè un controllo totale della rete distruggerebbe l’essenza di Internet e i suoi numerosi vantaggi”.
”La rapida crescita del mondo online ha ampliato i rischi di reato di abuso e sfruttamento sessuale per i bambini – ha affermato il direttore del Centro di Ricerca Unicef, Gordon Alexander – Dobbiamo esserne consapevoli e adottare misure piu’ adeguate, rispettando i diritti dei bambini di esplorare l’ambiente on line e sfruttare le potenzialita’ offerte dalla tecnologia”. ”In Brasile, ad esempio, – ha aggiunto il Direttore Alexander – il numero di bambini sopra i 10 anni connessi ad Internet e’ aumentato del 75% in tre anni, mentre in Nepal nel 2009 l’80% degli adolescenti usano il web.
L’Africa sub-sahariana e’ ancora indietro con un utilizzo di Internet dell’11%, la crescita e’ stata esponenziale, soprattutto grazie agli internet point e ai telefoni cellulari”.
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