Monti incassa lo scudo antispread che ora diventa una realtà nel panorama europeo. Con a sua linea dura anzi durissima usata al Consiglio Ue dopo una notte di trattative serrate tra i 17 leader dell’Eurozona e la minaccia di mandare a monte l’intero pacchetto, compreso il patto per la crescita da 130 miliardi, alla fine riesce piegare- dopo 13 ore di trattativa -le resistenze di Angela Merkel.Un successo per l’Italia, visto che l’intesa non prevede l’arrivo della troika e la conseguente messa sotto tutela per il Paese che chiede la protezione dello scudo Ma la semplice firma di un ”memorandum di intesa”, spiega Monti, che li impegnera’ a ”continuare ad adempiere alle condizioni alle quali già adempiono”.L’accordo e’ frutto di una tattica diplomatica senza precedenti: Monti, affiancato da Mariano Rajoy, minaccia di bloccare l’intero Vertice fino a quando non sara’ loro concesso quanto chiedono, nonostante gli sherpa dell’Eurogruppo abbiano appena messo sul tavolo dei leader una bozza di meccanismo che sembra andare incontro alle richieste italiane. Ma il professore teme che a livello di capi di Stato e di governo tornino i veti: e cosi’, insieme a Madrid, minaccia di bloccare tutto. Italia e Spagna hanno interessi convergenti: entrambi vogliono abbassare la febbre dello spread ed entrambi sono d’accordo nel chiedere che le banche spagnole siano ricapitalizzate direttamente e che l’Esm non abbia piu’ lo status di creditore privilegiato, che fa fuggire gli altri investitori. La mossa di Roma e Madrid inoltre coinvolge ancora di più il presidente francese a premere di più su una Angela Merkel, che fonti tedesche descrivono ”irritatissima” con lo spagnolo, ma soprattutto con l’italiano. Una strategia che ha perfettamente funzionato e e all’alba Monti soddisfatto incontra la stampa : ”E’ stato molto utile perche’ abbiamo deliberato misure soddisfacenti per la stabilita’ dell’euro”, afferma. Un’intesa ”molto positiva” per Eurolandia e per l’Europa, continua, anche perche’ sul fronte crescita si afferma il ”ruolo molto importante riconosciuto agli investimenti pubblici, la forte valorizzazione del mercato unico” e anche un accenno agli eurobond. Riconosce le difficolta’ del negoziato: ”C’e’ stato un momento molto difficile” quando l’Italia ”ha impedito l’approvazione seduta stante del patto per la crescita”. Ma alla fine di un ”processo duro il risultato e’ stato buono”. Insiste sullo scudo anti-spread, da lui fortemente voluto: anche perche’ l’intesa sara’ ”implementata a brevissimo termine, entro il 9 luglio”. Inoltre, Monti tiene a sottolineare, ”l’Italia ha proposto queste misure, ma non abbiamo in questo momento l’intenzione di avvalercene”.
La speranza e’ che, anche se non ci sono per ora decisioni sull’aumento delle risorse del Fondo lo ”sblocco mentale” riesca ad impedire che vi siano un venerdi’ o un lunedi’ nero sui mercati. L’ultimo pensiero va alla Nazionale che, un po’ come lui, ha piegato i tedeschi agli Europei: ”Sono felice e orgoglioso”, dice il premier che annuncia la sua presenza alla finalissima di Kiev.