L’Interpol, ha chiesto una maggiore vigilanza a tutti i paesi membri, confermando che il rischio terrorismo è massimo. E le prime misure sono già scattate, a partire proprio dal Pakistan, dove è stato ucciso Bin Laden: scuole e istituti cristiani sono stati chiusi, le chiese vengono presidiate e i quartieri cristiani sono sorvegliati con massime misure di sicurezza, nel timore di rappresaglie immediate. Si temono attacchi e reazioni violente contro obiettivi cristiani da parte dei gruppi talebani. I primi ad aspettarsi una violenta reazione da parte di Al Qaeda sono gli Stati Uniti: ambasciate, basi militari, rappresentanze americane, aziende e interessi usa di ogni tipo sono considerati fra i possibili prossimi obiettivi del terrorismo internazionale e Washington ha fatto scattare lo stato d’allerta.
Anche in Francia e Gran Bretagna l’allarme è aumentato. A Londra è previsto un rafforzamento di tutte le misure di sicurezza nelle prossime settimane, ha informato il premier David Cameron. “E’ una sconfitta storica per il terrorismo, ma non significa la fine di Al Qaeda”, ha detto il primo ministro, aggiungendo che “la lotta contro i criminali deve continuare senza tregua e unire tutti i paesi che sono vittima di questi crimini”.
Negli aeroporti italiani sono stati potenziati i controlli, all’aeroporto Leonardo Da Vinci, di Roma, come in tutti gli altri scali aerei italiani.
In queste ore è stata rafforzata l’attenzione su siti e forum d’interesse allo scopo di intercettare e prevenire possibili minacce legate alla rete che fa capo ad Al Qaeda, fa sapere la polizia postale.
di Redazione
2 maggio 2011
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Certo che di tutta questa vicenda, ora il pericolo maggiore sono effettivamente gli attentati che potrebbero colpire non solo l’America, ma l’Europa stessa!