Assalto della polizia alla caffetteria della Lindt dove per 16 ore un uomo di origine iraniana ha sequestrato circa quaranta persone.
Tracico epilogo a Sidney dove un un rifugiato iraniano di 49 anni alle 09:45 di lunedi ora locale( mezzanotte in Italia) aveva preso decine di ostaggi in una caffetteria della Lindt a Martin Place, una zona centrale vicina al distretto finanziario della città e all’ufficio del premier australiano. L’uomo che era armato aveva costretto gli ostaggi a reggere uno striscione islamico alla finestra del caffè, solo 5 persone sono riuscite a fuggire Morti due degli ostaggi un uomo di 34 anni e una donna, di 38, ucciso anche il sequestratore durante l’assalto della polizia, diversi i feriti dei quali qualcuno in gravi condizioni. La drammatica vicenda che ha tenuto non solo l’Australia ma il mondo con il fiato sospeso è durata 16 ore, all’inizio si temeva fosse un sequestro riconducibile all’ Isis, ma il sequestratore a quanto sembra è un musulmano sciita che si è convertito all’Islam sunnita, noto alle polizia australiana per essere stato accusato di omicidio e successivamente scarcerato su cauzione. In queste 16 ore l’attenzione dei media di tutto il mondo si è concentrata su Sidney, tragiche le scene di operazioni di soccorso trasmesse in dalle emittenti televisive australiane oggi , nel frattempo la polizia ha dato la conferma ufficiale della fine dell’assedio e comunicato il numero delle vittime.
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