Scandalo Lega: Bossi sapeva tutto

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Mentre Nadia Dagrada e Daniela Cantalamessa, quest’ultima segretaria particolare di Bossi, la prima segretaria amministrativa della Lega confermano punto per punto l’uso a dir poco disinvolto dei finanziamenti pubblici a favore della famiglia Bossi, il Senatur a poche ore dalle dimissioni torna all’attacco e si scaglia contro quello che è da sempre il suo bersaglio preferito “Roma ladrona”. Bossi dopo aver rassicurato la sua corte di fedelissimi che si è dimesso di sua volontà e che al congresso di ottobre intende riprendere le redini del partito ha dichiarato: “La Lega è sotto l’occhio non solo di Roma farabutta che ci ha mandato questo tipo di magistrati, ma è sotto l’attenzione anche della militanza, quindi bisogna fare le cose giuste. “Non deve passare l’idea che c’è qualcuno che vuol farmi le scarpe… Tra pochi mesi c’è il congresso, sarebbe stolto se uno volesse farmi le scarpe. Al congresso federale riprendo in mano le redini”

Intanto l’inchiesta continua ed emergono nuovi particolari dalla dichiarazione della Degrada, sembra infatti che una parte del denaro sottratto dalle casse della Lega sarebbe stato utilizzato anche per il diploma e la laurea di Moscagiuro Pier, compagno e segretario particolare della vicepresidente del senato Rosy Mauro.
Ma la Dagrada non si ferma ed ammette agli inquirenti che Bossi era a conoscenza dei soldi usciti dalle casse del partito per le spese dei suoi familiari: acquisto auto,cure mediche, soldi per il titolo di studio del trota lavori di ristrutturazione della casa di Germonio, e conti vari.

Ma ha in particolar modo ammesso che nelle casse del partito sono affluiti anche soldi in nero, pur precisando di essere al corrente di un solo episodio del genere, risalente al periodo in cui l’incarico di tesoriere era affidato a Balocchi.

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