Un incontro al Quirinale fissato da una settimana, prima che il ciclone Ruby travolgesse, nuovamente, il premier Silvio Berlusconi. Ieri, a metà pomeriggio, in una giornata piuttosto difficile, nella quale sono continuate a uscire indiscrezioni, intercettazioni e stralci di interrogatori sul caso Ruby, Berlusconi è salito al Colle accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta per incontrare, come previsto, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’occasione era la definizione dell’agenda delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ma il Cavaliere non ha resistito alla tentazione di rappresentare l le proprie ragioni a Napolitano e dall’invocare la persecuzione giudiziaria per la nuova accusa di prostituzione minorile. Berlusconi avrebbe ribadito al Capo dello Stato di essere innocente, di non entrarci niente con i festini e con le prostitute minorenni, di essere vittima di chi lo vuole distruggere non solo come avversario politico ma anche umanamente. Del resto, avrebbe sottolineato il presidente del Consiglio al Capo dello Stato, nessuna delle accuse che gli sono state rivolte in passato ha mai trovato conferma e lui “è sempre stato assolto”. Napolitano da parte sua non si sarebbe discostato di una virgola dalla posizione assunta stamani con una nota ufficiale: quelle contestate al premier sono “gravi ipotesi di reato”, il presidente “è ben consapevole del turbamento dell’opinione pubblica” davanti a tutto questo. Per il Colle, dunque, la via da seguire non può che essere una: bisogna che tutta la vicenda sia chiarita “al più presto”. Nessuna intenzione di dimettersi. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in serata ha respinto al mittente la richiesta avanzata dalle opposizioni. E ai giornalisti che, al suo arrivo alla Camera per partecipare ad una riunione al gruppo, gli hanno chiesto se intende fare passi indietro, il premier ha risposto: “Non faccio gestacci in pubblico”.
Vedi anche Avvenire Ruby imbarazzo in Vaticano
19 gennaio 2011
fonte:apcom
e quando mai si è dichiarato colpevole di qualcosa… neppure io voglio “processare o colpevolizzare” nessuno, ma è possibile che ogni cosa in cui è coinvolto il premier è sempre o un attacco nei suoi confronti o un’infamia e che lui in realtà sia solo il bersaglio preferito dei suoi nemici?
Io non faccio processi “a priori” a nessuno e men che meno me ne sognerei di farli in questa situazione così delicata (insomma parliamo sempre del coinvolgimento di una ragazza che all’epoca dei fatti era minorenne), però se è vero che la colpevolezza si deve dimostrare coi fatti, oltre che con le accuse, è anche vero che non si può sempre sfuggire alle proprie responsabilità …