Lunedì il giorno del faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e l’alleato Umberto Bossi. Non sarebbe infatti andato come sperato l’incontro tra il segretario del Pdl e l’ambasciatore leghista Roberto Calderoli, ieri sera in via dell’Umiltà .
Con ogni probabilità le modifiche non stravolgeranno il decreto scritto da Giulio Tremonti. Ma certo i vertici del Pdl, per placare gruppi parlamentari e frondisti in fermento, cercano di raggiungere un compromesso accettabile con il partito di Bossi. Che l’aria non sia delle migliori lo dimostra a sera una nota del capogruppo Fabrizio Cicchitto, in queste ore al centro dei fitti contatti in corso nella maggioranza: “E’ indispensabile – dice – dimostrare una reale capacità di ascolto. Una manovra economica così importante va gestita in modo collegiale dai partiti e dai gruppi della maggioranza”. Silvano Moffa, capogruppo dei Responsabili, si spinge a reclamare un vertice di maggioranza. Almeno fino ad allora non mancheranno schermaglie verbali e tensioni tra Pdl e Lega, tra frondisti e via dell’Umiltà , tra frondisti e padani.