Mentre il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è tornato a condannare le violenze definite “totalmente inaccettabili”. Parlando del presidente Assad, ha detto che ormai “ha perso ogni senso di umanità ”, aggiungendo che delle sue azioni “sarà responsabile davanti al diritto internazionale”.
Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, al termine della terza riunione in appena 24 ore, non si è ancora riuscito a raggiungere un accordo su una risoluzione di condanna del regime di Damasco, che prosegue la sua sanguinosa repressione delle manifestazioni di protesta nel paese. Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, si sarebbero registrati dei progressi nei negoziati, ma le divisioni tra i quindici membri del consiglio non permettono ancora un’intesa su un documento finale.
I cinesi ed i russi, allineati hanno minacciato di usare il loro diritto di veto per bloccare ogni risoluzione di questo tipo, mentre Brasile, India e Africa del Sud hanno fatto sapere che faranno mancare il loro sostegno.