Marcia indietro del governo Berlusconi sull’energia nucleare. Lo stesso governo che per bocca del ministro dell’ambiente Prestigiacomo e del ministro dello Sviluppo Economico romani, poco più di un mese fa, aveva dichiarato come irrinunciabile, nonostante Fukushima, il piano energetico del governo che prevedeva appunto la costruzione di un certo numero di centrali atomiche sul territorio italiano.L’opposizione, da Rutelli al Pd al terzo polo passando gli stessi promotori del referendum fra i quali Di Pietro e i Verdi hanno ascritto a propria “vittoria” il fermate tutto accettato dal governo sul nucleare. Ma, contemporaneamente annunciano a gran voce che il ripensamento del governo è dovuto, no ad un ripensamento dopo i fatti giapponesi, ma alla paura di affrontare il referendum sull’argomento che era previsto per il prossimo giugno e che era associato anche ad altri due quesiti: acqua e legittimo impedimento. Essendovi una forte maggioranza di elettori convinta e determinata ad andare alle urne per dire di no al nucleare, sarebbe stato facile raggiungere il quorum anche sugli altri due argomenti, dove probabilmente il raggiungimento del quorum non è così scontato. Per questa ragione sia il Pd che il partito di Di Pietro hanno parlato di una “nuova legge truffa antireferendaria” e Di Pietro ha dichiarato: “Il governo tenta ancora con un colpo di mano di truffare gli italiani; vede persa la partita referendaria e allora tenta di farla saltare. Siccome saremmo felici di una vera e definitiva scelta contro il nucleare, sfideremo il Parlamento a essere chiaro e votare completamente l’abrogazione della legge come richiesto dal referendum”.

Anche Bersani ha accusato il governo di voler far saltare il banco per paura di affrontare il referendum, “Se fa sul serio – dice Bersani – allora Tremonti ripristini i fondi per le rinnovabili”. Anche Nichi Vendola ha rilasciato una sua opinione sul dietro front del governo: “A Palazzo Chigi hanno paura della democrazia”. E soddisfatti per un primo risultato ma cauti sul lungo periodo sono anche gli ecologisti. “Lo stop è una vittoria di tutto il movimento contro il nucleare – dicono in coro Verdi e ambientalisti – ma bisogna tenere alta la guardia: per ora lo stop al nucleare è usato solo come trucco per far fallire un referendum che lo avrebbe definitivamente archiviato”.
di Redazione
20 aprile 2011
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