Complicando la partita delle alleanze e della definizione della legge elettorale, che senza premi di maggioranza consistenti farebbe sì che dalle urne non uscirebbe nessun vincitore, creando le condizioni per future grandi coalizioni. I sostenitori di un Monti bis, comunque, oltre che tra le fila dei centristi nostrani (Casini in testa, già al lavoro per creare liste pro-Monti), aumentano anche tra i componenti del Pdl.
Scandalizzati dall’annuncio di Monti, la Lega e l’Idv. Di Pietro ricorda che “in un paese democratico ci si candida e, se si ha il voto dei cittadini, si governa e non perché i poteri forti lo hanno messo lì per difendere i loro affari come già sta facendo”.
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