Le dieci facce di Berlusconi, dagli anni 50 a oggi

Sarebbero almeno mille. Ma noi ne abbiamo scelto dieci. Dieci facce che segnano varie tappe dell’ascesa e della caduta dell’imprenditore più famoso di Arcore. Una caduta che sembra non arrivare mai. Vittorioso o sconfitto, Silvio Berlusconi resta sempre uno degli attori principali, se non il protagonista assoluto. La sua faccia è entrata nelle case degli italiani fin dal famoso video-messaggio del 1994. Ma la sua storia parte da molto prima…

1 ) Anni 50, giovane playboy
Un po’ dandy, un po’ star americana, il giovane Berlusconi è in posa e come Fonzie fa il segno di OK. Ma lo sguardo è serio, compassato. L’ascesa come imprenditore è ancora lontana: al momento il giovane B. è interessato solo alle ragazze, una passione che però non passerà mai.

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2) 1977, il cavaliere con la pistola
Anno importante per B. Viene nominato cavaliere del lavoro, costruisce Milano 2, compra il Giornale di Montanelli e inizia a interessarsi alla politica. E’ un imprenditore rampante e già dalle frequentazioni ambigue. Sulla scrivania un revolver, perché in quel periodo B. aveva paura di essere rapito.

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3) Milano da bere
Berlusconi ha acquistato Rete 4 e nel 1985 divorzia dalla prima moglie per ufficializzare il suo legame con Veronica Lario. E’ all’apice del successo come imprenditore: frequenta Craxi, sta per comprare il Milan, nulla sembra poterlo fermare. E nella foto sembra godersi questo periodo di successo, che però nasconde già luci e ombre.

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4) La discesa in campo
“L’Italia è il paese che amo”: inizia così il famoso video-messaggio del 1994. E’ la prima tappa di una carriera politica che determinerà le sorti dell’intero Paese. Si dice che davanti alla telecamera ci fosse una calza di seta per ridurre le imperfezioni dell’immagine e dare un effetto simile a quello delle soap-opera. Funzionò. Berlusconi vince, ma qualche mese dopo viene coinvolto in un’inchiesta sulle tangenti alla Guardia di Finanza e subito dopo cade il governo.

5)  I capelli vanno e vengono
Tra un governo e l’altro, la faccia di Berlusconi ha lievi evoluzioni, ma quelli che saltano agli occhi degli spettatori sono i capelli: a volte ci sono, a volte non ci sono. Dipende dai mesi, a volte dai giorni. Ogni tanto sono folti e scuri, oppure radi e leggermente più chiari. Il sorriso però è sempre quello del Berlusconi ottimista e felice, nonostante tutto.

6) Sul trono
Nel 2001 viene rieletto ed è difficile trovare una foto dove non sia sorridente. E’ l’anno in cui in tutte le case d’Italia viene distribuita la biografia fotografica “Una storia italiana”, dove Berlusconi ripercorre la propria vita e la propria carriera politica, ovviamente dal suo punto di vista. La sua faccia, anzi le sue facce, finiscono nel salotto di milioni di italiani. E anche in qualche cestino.

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7) La bandana
Prima di Ruby e delle olgettine, ci fu la bandana. E’ un Berlusconi già mitico, nel senso letterale del termine: persona, cosa o fatto leggendario. Fuori dal tempo, sfrontato, ostentatamente ignaro delle mode o di qualsiasi altro dettame. La sua divisa estiva, con pantaloni bianchi, camicia bianca aperta sul petto, bandana bianca e pelle abbronzata, fa arrabbiare i suoi avversari più delle leggi ad personam.

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8) Il cerotto
No, Berlusconi non è più amato da tutti gli italiani. In molti lo sapevano, ma quello che non l’aveva ancora capito era proprio lui. Simbolicamente lo capisce nel dicembre del 2009 quando, dopo un comizio in piazza del Duomo a Milano, viene colpito proprio da una miniatura del Duomo lanciata da un incensurato con problemi psichici. Il volto di Berlusconi non è più sorridente: prima insanguinato, poi coperto da una fasciatura. E’ un leader ferito.

9) L’inizio della fine
I capelli ci sono di nuovo, e sono molti più di prima. Ma per la prima volta Berlusconi appare invecchiato. Non è sorridente, non lo è per niente: numerosi scandali sessuali, diversi processi, qualche condanna e la crisi politica del suo governo, portano a quella che sembra la fine di un’era. Berlusconi è costretto a lasciare, al suo posto arriva il cosiddetto governo dei tecnici. Ma non è finita. Non ancora.

10) Il ritorno
Quando tutti lo davano per finito, Berlusconi è riapparso. E ancora una volta con una faccia nuova: la sua. Una delle dieci, cento, mille facce che in questi anni hanno suscitato ammirazione, odio, venerazione, simpatia e antipatia. Il nuovo B. non è sorridente: sembra rabbioso, infastidito, stanco. Vent’anni prima era lo specchio deformante e sorridente della tv dei sogni e delle illusioni. Ora invece sembra finalmente rispecchiare la realtà: quella dura e triste di questi anni.

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