Altissima la tensione a Lampedusa dove nella notte sono arrivate altre 450 persone portando a quasi 5000 il numero degli immigrati giunti nelle ultime settimane. Alcuni centinaia di loro sono bloccati sulla banchina del molo dalla gente di Lampedusa che ha creato un blocco all’uscita della banchina. Un braccio di ferro tra abitanti dell’isola e governo di cui stanno pagando le spese li immigrati. Il problema sono le migliaia d’immigrati giunti nell’isola nei scorsi giorni, lasciati circolare per il paese senza possibilità di un riparo dove rifugiarsi. I responsabili della Croce Rossa hanno assicurato il rafforzamento dei servizi di assistenza sanitaria e chiesto che venga presa nuovamente in considerazione l’ipotesi di installare al più presto una tendopoli.
 Soluzione, fortemente osteggiata dai cittadini dell’isola, che ieri sono scesi in piazza per opporsi all’accampamento, impedendo alla nave che portava le tende di scaricare il materiale per l’istallazione. I lampedusani chiedono che non sia allestito un campo sull’isola ma che gli immigrati vengano trasferiti. 
Il sindaco De Rubeis ha rivolto un appello al presidente della Repubblica Napolitano affinchè intervenga nuovamente «per sbloccare la situazione e non fare affondare l’isola». «L’atteggiamento dello Stato è vergognoso» ha detto «l’Italia sta consentendo che queste migliaia d’immigrati vengano trattati come bestie, obbligate a dormire sotto l’acqua. Tutta l’Italia dovrebbe vergognarsi». E il commissario straordinario della Croce Rose, Francesco Rocca, ha aggiunto:«Serve una risposta celere affinché siano garantite condizioni di vita migliori per gli immigrati». Rocca ha anche assicurato che la Croce Rossa è pronta ad aumentare la presenza del personale sia a Lampedusa e sia negli altri centri sparsi in Italia. In tutto ciò il ministro dell’Interno sembra essere assente, solo domani, dopo giorni di emergenza, incontrerà le regioni per capire se esiste una disponibilità , da parte dei vari governatori regionali a ospitare un certo numero di immigrati ed alleggerire la tensione nell’isola che rischia di tramutarsi in tragedia.
di Redazione
21 marzo 2011
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