Via libera dell’aula del Senato alla fiducia sulla manovra. Il decreto legge passa ora alla Camera dove dovrebbe essere approvato definitivamente, con voto di fiducia, oggi alle 19. Rispettato l’appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che aveva chiesto tempi brevi e coesione tra le forze politiche e che ha definito “un miracolo” il fatto che il provvedimento sia già passato all’esame della Camera.
Soddisfatto anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, secondo il quale la manovra di finanza pubblica “e’ esatta e corretta” ed e’ fatta “per il bene comune. Nessuno fa una manovra come questa se non perché vuole il bene comune”. Il ministro ha voluto ringraziare l’opposizione: “Il paese ci guarda: siamo diversi ma non troppo divisi. Per questo sono orgoglioso di essere qui oggi con tutti voi”. E ha poi rivolto un appello a tutte le forze politiche: “La regola d’oro” del pareggio di bilancio deve essere introdotta in Costituzione. “Il nostro lavoro non termina oggi dovremo insieme, maggioranza e opposizione, introdurre nella nostra Costituzione la regola d’oro del pareggio di bilancio”.
Parlando della crisi dei debiti sovrani, il titolare di via XX Settembre ha sottolineato che “è come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe. Oggi in Europa abbiamo l’appuntamento con il nostro destino: la salvezza non ci viene dalla finanza ma dalla politica. La politica non deve più fare errori”. Anche perché “la crisi finanziaria si aggira nel mondo come un mutante che oggi prende la forma della Grecia”.
Il giudizio delle forze sociali convergono sul fatto che la manovra dovesse essere approvata anche se permangono molte perplessità sui contenuti. La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia l’ha definita “necessaria, non si può non approvarla in un momento difficile come questo”, anche se “ci sarebbero dovuti stare più tagli alla spesa pubblica e meno aumento di tasse”. Secondo Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni la manovra e’ “necessaria e urgente e serve per rispondere alla crisi” ma ora il Governo deve dire con chiarezza quali sono le “ricadute, pesanti, su servizi fondamentali come sanita’, trasporto pubblico locale, politiche per le imprese” e fare di tutto perché ci siano scelte di equità .
Secca bocciatura da parte dell’opposizione. Secondo Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, “questa manovra e’ iniqua e impedisce la crescita”.