Quali le principali criticità che resteranno aperte in Italia nel 2017? Dall’Alitalia al governo, ecco i 5 problemi più seri che ci porteremo dietro il prossimo anno
La fine del 2016 lascia aperte in Italia una serie di questioni che andranno necessariamente affrontate nel prossimo anno: economia, situazione dei terremotati, instabilità politica. Vediamo i più grandi problemi aperti per il 2017.
La difficile situazione delle banche
Monte dei Paschi, Carige, la stessa Unicredit avviata ad un vasto processo di ricapitalizzazione, sono tutte situazioni aperte. Lo stato ha messo mano ad una cifra molto alta, fino a 20 miliardi, per sostenere le banche, che saranno trovati ricorrendo al debito. I prossimi mesi ci diranno se l’impegno statale, che è stato annunciato come strettamente temporaneo, sarà fruttuoso e se il puntello pubblico darà realmente i suoi frutti.
Alitalia di nuovo nelle bufera
Altro capitolo di possibile criticità è quello legato alla nostra compagnia di bandiera: per essa i salvataggi paiono doversi rendere necessari ogni due-tre anni. Dopo la fallita vendita ad AirFrance la nostra compagnia è prima passata in mano ad una compagine di azionisti italiani e poi per metà è stata venduta ad Ethiad. Ma il suo debito è di nuovo preoccupante, la liquidità scarsa e si vocifera anche di un addio dell’Ad di Ethiad Hogan, cosa che complicherebbe notevolmente ogni scenario futuro.
La situazione dei terremotati
Il 22 dicembre ha riaperto il corso centrale di Norcia, con la Basilica, cioè quanto di essa resta, ormai ingabbiata da ponteggi di sicurezza.
Il 23 dicembre è stata riaperta anche la strada Valnerina, seppur con un senso unico alternato, e questo renderà più facile l’accesso ai luoghi del sisma. Sono piccoli, ma importanti, segnali di rinascita per territori duramente colpiti dagli eventi distruttivi degli scorsi mesi.
L’instabilità di governo
Altro problema per il 2017 sarà la tenuta governativa: nel mezzo di un guado difficile, con spese non previste come i 20 miliardi per il sistema bancario, il governo Gentiloni è stato annunciato come un esecutivo “a tempo”. Fare la legge elettorale e poi andare ad elezioni. Si è già letto qualche data possibile per le votazioni (aprile 2017) e un possibile ritorno al sistema elettorale del Mattarellum. Occorrerà vedere se contemporaneamente potremo permetterci di andare ad elezioni, magari con un prevedibile risultato di difficile governabilità. Il succitato problema bancario è il capitolo di difficoltà più corposo che potrebbe anche lasciare chiuse le strade verso le urne.
Roma città eterna senza pace
Roma non sembra trovare pace: dimissioni e “dimissionamenti” forzati continui dei suoi rappresentanti istituzionali, arresti, il bilancio bocciato dall’organo di controllo. Sei mesi di governo del Movimento 5 stelle che sono stati burrascosi e che seguono alla difficilissima fine del periodo dei due sindaci precedenti e a un commissariamento. Ritroverà mai la nostra capitale una “normalità” o quanto meno una parvenza di essa?
Vedi anche: I 5 difficili compiti del nuovo governo Italiano