Circa 500 mila persone hanno lasciato la Libia nell’ultimo mese per cercare altre possibilità di vita in altri paesi. Quasi tutti loro si sono diretti in altri paesi dello stesso continente, in particolare, Tunisia ed Egitto. Il confine tra Libia ed Egitto è stato varcato da 199.700 persone (dati Unhcr, l’organizzazione Onu che si occupa degli immigrati). Di questi, 83.218 erano cittadini egiziani di ritorno a casa, 56.565 libici in fuga e, gli altri, asiatici (soprattutto cingalesi, bengalesi e indiani) senza un posto dove stare, nell’attesa che i loro governi decidessero di occuparsene.
 La frontiera libico-tunisina, invece, è stata oltrepassata da 236.151 uomini: 20.228 tunisini che rientravano, 48.957 libici che fuggivano e quasi 167 mila asiatici. A questi si aggiungono i migranti in fuga attraverso gli altri confini terrestri: 38.580 persone sono arrivate in Niger, 14.126 in Algeria, 6.219 in Ciad e 2.800 in Sudan. Molto commovente è stata l’accoglienza che i tunisini e gli egiziani hanno riservato ai migranti, ai quali hanno dato nell’immediato un aiuto fattivo e supportato enormemente le associazioni umanitarie che li stavano aiutando. In realtà la stragrande maggioranza dei migranti, che arriva in Italia e in Europa, lo fa via terra. Molti di loro sono muniti di visti regolari e arrivano in aereo. Da quanto emerge, il numero di migranti che arriva via mare in realtà non risulterebbe così importante. I dati dell’Unhcr lo confermano. La maggior parte dei migranti chiede di andare in Francia, 51.600 richieste, 48.500 in Germania, in Svezia 31.900, in Belgio 26.100, nel Regno Unito 23.700, in Olanda 15.100, in Austria 11.100, in Grecia 10.300 e in Italia, ultima tra tutti i paesi, solo 10.100.
di Redazione
14 aprile 2011
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Povere persone, affrontano viaggi lunghi ed estenuanti solo per una (spesso vana) speranza di avere un futuro migliore!