A parlare è Salvatore Ippolito, presidente vicario dell’associazione: “il mercato pubblicitario su internet rappresenta il 14% del totale. Nel 2006 era appena il 4%”. A fine anno gli investimenti raggiungeranno 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 15% rispetto all’anno scorso. A trainare questo incremento, spiega Ippolito, sono sia l’aumento dell’investimento medio, sia quello delle aziende inserzioniste, cresciute quest’anno del 27%. Un settore, insomma, che sembra immune dalla crisi, visto che il mercato pubblicitario nel suo complesso ha registrato un calo del 3%.
In Italia, nonostante il numero di internauti sia di circa 30 milioni ed è in continua crescita, rispetto al resto d’Europa, siamo indietro. La internet economy vale il 2% del Pil, la metĂ della media europea. Attualmente l’investimento pubblicitario nel nostro paese è di circa 38 euro per utente attivo, contro i 119 della Gran Bretagna, i 76 della Germania e i 46 della Francia. Questo è anche in funzione delle pagine viste, in Inghilterra sono 91,2 miliardi l’anno, quasi il doppio che in Italia. In ogni caso secondo gli operatori il margine di crescita nel nostro paese è enorme, considerando che il web in questo momento è secondo solo alla televisione in termini di raccolta pubblicitaria. Secondo Ippolito, “il trend di crescita continuerĂ almeno per i prossimi 5 anni”.
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….e anche la TV tradizionale sará solo un canale di internet, giá lo Ă© di fatto…