La Grecia è sempre più vicina all’uscita dall’Euro? Il Fondo Monetario Internazionale dice che nel paese ellenico si va in pensione 6 anni prima che in Germania e chiede aumenti dell’Iva. Dalle parti di Atene rispondono picche. Come andrà a finire?
Grecia: l’Euro diventerà un retaggio storico, una moneta del passato? Che la situazione del paese ellenico sia traballante lo sapete tutti e le posizioni tra il governo greco, la U.E, e il Fondo Monteario Internazionale sono ancora molto molto distanti.
Ormai parlare di Grexit (l’uscita della Grecia dall’unione monetaria) non è più un tabù e ci sono testate tedesche come la Bild che sostengono apertamente che il governo tedesco avrebbe gettato la spugna.
Grecia già insolvente?
La Grecia ha deciso di accorpare tutti i quattro pagamenti di giugno da versare al Fondo Monetario Internazionale in un unica tranche da complessivi 1,5 miliardi di euro. In realtà 305 milioni dovevano già essere versati il 5 giugno ma la Grecia ha posticipato il pagamento dicendo di volerlo unire agli altri previsti nel mese.
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Qualcuno ha già detto che in questa maniera la Grecia si fa “tecnicamente” insolvente. Non è proprio così perché fin dagli anni Settanta gli Stati hanno la possibilità di chiedere di unire i rimborsi di un mese al fine di evitare complicanze amministrative.
Ovviamente il tutto fa parte anche del gioco delle parti perché la cifra in sé non è enorme ma la fiducia sulle reali capacità della Grecia di restituire ai creditori quanto dovuto inizia a vacillare.
Sul tavolo, inoltre, resta la trattativa più importante: quella relativa agli aiuti da oltre 7,2 miliardi di Euro, ancora fermi, per sbloccare i quali Europa e Fondo Monetario chiedono ulteriori riforme.
L’oggetto del contendere: aumento Iva, pensioni
Il punto nodale è che la Grecia ha enormi difficoltà di liquidità e questo è in parte dovuto anche alla incapacità di far pagare integralmente tutte le tasse ai suoi cittadini. Questo problema è noto anche in Italia e il modo più “semplice” per farvi fronte è tassare i consumi, in particolare ricorrere all’Iva che essendo già applicata su prodotti finali e servizi è più difficile da eludere.
Alla Grecia si chiede di portare l’Iva al 23% con l’obiettivo di arrivare ad un avanzo primario (cioè un rapporto entrate-uscite correte positivo) dell’1% nel 2015 e del 3% nel 2016. Da parte ellenica si risponde che la richiesta è insostenibile e si cerca di dimezzare queste cifre.
Inoltre l’altro problema enorme è quello relativo alle pensioni: la Grecia utilizza il 10% del proprio Pil per pagare le pensioni quando la media europea è molto inferiore (2,5%). Il Fmi ha fatto un paragone con le pensioni tedesche: in Grecia si va in pensione in media 6 anni prima che in Germania, la pensione media greca è al pari di quella tedesca ma con un Pil pro capite che è la metà di quello teutonico.
Come andrà a finire? Onestamente ci riesce impossibile dirlo. Abbiamo già cercato di mostrarvi cosa succede se la Grecia esce dall’Euro. Speriamo di non dover arrivare ad assistere a questa possibilità.
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