Al premier Letta debbono essersi fuse le orecchie nella giornata di ieri per il tormentone del Pdl sulle varie possibilità di caduta del governo. Nello spazio di poche ore, Longo deputato e avvocato di Berlusconi, il senatore Matteoli e il capogruppo alla camera Brunetta, hanno nell’ordine inviato tre minacce al governo Pd-Pdl:”Se Berlusconi viene interdetto cade il governo”. “Se Berlusconi sarà dichiarato ineleggibile cade il governo”. “Se non si riforma l’Imu entro agosto cade il
governo”.
Sembra comunque che questi diktat esplosivi, siano solo avvertimenti, non tutti condivisi all’interno dello stesso Pdl. Si narra, infatti, di una furiosa lite avvenuta ieri tra Alfano
e Verdini, colomba il primo, falco il secondo. Sembra che Berlusconi, consigliato anche da Letta zio, abbia preso in maggiore considerazioni le tesi morbide di Alfano incentrate sull’impossibilità di lasciare il paese senza governo in un momento delicato come questo.
Anzi lo stesso Berlusconi ha auspicato che questo governo possa andare avanti per porre fine alla guerra civile tra destra e sinistra (causata da lui steso in realtà ) che dura da oltre vent’anni.