Germania, Merkel in grande difficoltà nelle trattative per formare il governo. Cosa rischiano Europa ed Euro?
Germania: Angela Merkel sta avendo notevoli difficoltà nel costruire un possibile accordo di governo dopo le Elezioni federali tedesche 2017 che facevano immaginare un quarto mandato per la leader dei cristiano democratici. Non sono bastati due mesi di colloqui, incontri, trattative e l’unica maggioranza che pareva possibile, quella cosiddetta Giamaica (dai colori dei partiti partecipanti) con Verdi e Liberali, con tutta probabilità non nascerà . Si apre quindi uno scenario di ulteriori mesi di incertezza in Germania, con rischi anche per la tenuta della moneta unica e dell’economia continentale che come primo elemento ha necessità proprio di stabilità e scelte politiche nette provenienti da governi forti.
Germania: i liberali dicono nein
I Liberali sono stati i più aperti nel dire che la coalizione non potrà nascere: il leader del partito Christian Lindner ha dichiarato conclusa la trattativa, dato che tra i partiti non si è creata la fiducia di base per dare stabilità alla Germania. Merkel ha trovato il principale ostacolo nel tema dei migranti, che tanti voti sta portando alle destre, anche estreme, in tutta Europa e che è stato il nodo vero del mancato accordo.
I Cristiano Democratici volevano limiti a 200 mila accessi, i Verdi si sono dimostrati molto più morbidi e i liberali invece ancora più rigidi. Chiaramente lo spettro della crescita dei partiti di destra, che tanto hanno calcato su questi temi, ha portato ai reciproci irrigidimenti.
Ora la palla tornerà in mano al presidente della Repubblica che potrebbe spingere per un precario governo di minoranza, magari con Cristiano Democratici e Liberali, o per nuove elezioni.
Nuove elezioni in Germania: ancora più instabilità ?
Una nuova tornata elettorale a inizio 2018 in Germania sarebbe un passaggio di grande difficoltà non solo per il paese traino dell’Unione Europea ma per tutta l’Europa. Ricordiamo che nel 2018 ci saranno le elezioni italiane e saranno ancora più frammentate nei risultati di quanto è uscito dalle urne in Germania. Inoltre il rischio di veder ancora più crescere i movimenti estremi c’è. Insomma dietro l’angolo potrebbe esserci un passaggio da instabilità ad ancora più instabilità .
Cosa rischia l’Euro con una Germania in crisi
L’indice Dax tedesco ha toccato i minimi da 7 settimane, l’euro ha un po’ pagato sulla sterlina dopo le aperture del primo ministro May rispetto a nuove concessioni per accelerare la trattativa sulla Brexit, di cui ora c’è una data (29 marzo 2019, ore 23). Nel breve periodo è probabile che l’Euro possa soffrire ancora per altro in una situazione dove l’economia è molto cresciuta ma dove è ancora fortissimo il fattore speculativo (basta vedere la crescita del valore del Bitcoin, arrivato a 8000 dollari ma con salite e discese assolutamente repentine nelle ultime settimane).
I possibili scenari per l’Europa
Ma lo scenario più a lungo termine è quello da considerare. L’Europa ha nella Germania un motore economico e politico-demografico: una Germania debole significa un’Europa debole, per altro in un momento storico fondamentale (ad esempio quando finalmente si è iniziato a discutere di una riforma dei protocolli di Dublino sul tema dei richiedenti asilo).
Difficile immaginare cosa potrebbe accadere con una flessione ad ipotetiche elezioni prossime della Cdu e una crescita ancora della destra. I Socialdemocratici hanno già detto che non ripeteranno l’esperienza della Grossa Coalizione.
Le uniche ipotesi di uscita dall’empasse sono un accordo trovato in extremis con Liberali e Verdi (scenario che ora appare improbabile) e una vittoria elettorale più corposa per la Merkel, magari facendo leva sui rischi proprio di un’ascesa delle destre e quindi erodendo consensi a liberali e socialdemocratici (che però sono già ai loro minimi). Insomma, la via resta stretta…